Rapinatori uccisi a Marano di Napoli, la vittima è indagata per omicidio volontario: «Quei due sullo scooter mi avevano rapinato»

Rapinatori uccisi a Marano di Napoli, la vittima è indagata per omicidio volontario: «Quei due sullo scooter mi avevano rapinato»
di Ferdinando Bocchetti
Sabato 27 Marzo 2021, 14:09 - Ultimo agg. 28 Marzo, 00:02
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È indagato per omicidio volontario il 26enne G.G. che ieri ha inseguito e travolto i due rapinatori di Sant'Antimo che all'altezza di via Antica Consolare Campana, a Marano di Napoli, gli hanno puntato contro una pistola e portato via il Rolex in sella a uno scooter.

Il giovane, interrogato dal pm di Napoli Nord Paolo Martinelli, non ha però confermato la ricostruzione fatta dai carabinieri della compagnia di Marano. 26 anni, figlio di un pregiudicato di Marano, ha infatti riferito agli inquirenti che i rapinatori gli avrebbero rubato non solo l'orologio ma anche l'autovettura, una Smart, su cui viaggiava. Una ricostruzione ritenuta poco attendibile. 

 

Il giovane, incensurato, è indagato a piede libero.

Sul luogo dello scontro è stato ritrovato anche un proiettile ma per gli inquirenti nessuno dei coinvolti ha espoloso colpi di arma da fuoco. La vittima della rapina, subito dopo l'accaduto, si è allontanato a piedi e s'è fatto poi accompagnare presso la caserma dei carabinieri di Marano.

I militari hanno scandagliato via Antica Consolare Campana alla ricerca di telecamare installate all'esterno delle abitazioni. Qualche filmato sarebbe stato già acquisito. 

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Le salme dei rapinatori, Ciro Chirollo e Domenico Romano, entrambi pregiudicati di Sant'Antimo, sono adesso nell'obitorio dell'ospedale di Giugliano, dove nelle prossime ore sarà eseguito l'esame autoptico. Chirollo è il figlio di un uomo ritenuto vicino al clan Verde, vittima di un agguato nel 2009. 

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