Rapinatori uccisi a Ercolano, fermo convalidato ai complici | Video: gli istanti prima della rapina al gioielliere

Rapinatori uccisi a Ercolano, fermo convalidato ai complici | Video: gli istanti prima della rapina al gioielliere
di Dario Sautto
Sabato 21 Novembre 2015, 11:43 - Ultimo agg. 14 Novembre, 11:57
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Ercolano. Hanno parzialmente ammesso le loro colpe davanti al magistrato. Arriva la convalida del fermo per i due presunti complici della rapina del 7 ottobre a Ercolano, quando il gioielliere reagì sparando contro due rapinatori uccidendoli. Resta in carcere Antonio Corvo, pluripregiudicato di 60 anni, mentre sono stati disposti gli arresti domiciliari per la 29enne Addolorata Esposito, che ha piccoli precedenti penali.



I due, accusati di concorso in rapina, sono stati raggiunti 48 ore fa da un decreto di fermo emesso dai sostituti procuratori Raffaello Falcone e Pierpaolo Filippelli della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a chiusura di indagini lampo condotte dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco. Ieri pomeriggio, dopo aver ascoltato i due indagati, il gip Giuliana Pollio del tribunale di Napoli ha disposto la convalida per entrambi, confermando la detenzione nel carcere Salvia di Poggioreale solo per il 60enne.





I due, secondo l'accusa, hanno avuto ruoli decisivi nella rapina ai danni del gioielliere Giuseppe Castaldo, che vistosi puntato contro un'arma – risultata una pistola giocattolo caricata a salve e priva di tappo rosso – prima consegnò 5mila euro prelevati poco prima in banca, poi estrasse la sua Beretta regolarmente detenuta e sparò diversi colpi calibro 9x21, uccidendo sul colpo Bruno Petrone, 53 anni, residente a Secondigliano e Luigi Tedeschi, 51 anni, residente alla Sanità. Le successive indagini, coordinate dall'Antimafia e condotte dai militari dell'Arma, vedono il nome del commerciante di preziosi iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di eccesso colposo di legittima difesa, ma hanno anche cercato di dare un nome e un volto ai complici che i due rapinatori avevano sul posto per mettere a segno il colpo da migliaia di euro.



Le attività investigative hanno permesso di chiudere il cerchio attorno ai primi tre complici, due dei quali raggiunti dal fermo: Corvo avrebbe individuato in banca la vittima da colpire, mentre la 29enne avrebbe partecipato alla riunione organizzativa per rapinare Castaldo. Ma a questo punto, è caccia serrata al terzo complice. Grazie ai filmati delle telecamere della banca e di alcuni impianti di videosorveglianza ercolanesi, nonché ai tabulati telefonici e ad alcune intercettazioni, sarebbe emersa chiara la responsabilità di almeno una terza persona, tuttora ricercata dopo essersi sottratta alla cattura mercoledì. Si tratta di un pregiudicato napoletano, sulle cui tracce ci sono già gli 007 dell'Arma. Gli inquirenti, però, non escludono che possano esserci altre persone coinvolte nell'organizzazione della rapina, poi finita nel sangue per la reazione della vittima.



Antonio Corvo fungeva da "specchiettista" all'interno della banca ed individuò la vittima a cui rapinare un'ingente somma di denaro appena prelevata (5mila euro).
Addolarata Esposito accompagnò Bruno Petrone - uno dei rapinatori ucciso - sul posto e prese parte alla riunione organizzativa, insieme a Luigi Tedeschi (altro bandito morto), mentre Ernesto Labagnara (tuttora ricercato) era tra gli organizzatori. Questo è quanto emerge dalle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco e coordinate dai pm Falcone e Filippelli della Procura di Napoli guidata dal procuratore capo Colangelo e dall'aggiunto Piscitelli, sulla rapina finita con la reazione della vittima e l'uccisione dei due banditi. Per il colpo finito nel sangue sono state arrestate due persone, su decreto di fermo della Dda: Antonio Corvo è in carcere, mentre Addolarata Esposito è stata relegata ai domiciliari dal gip Giuliana Pollio, dopo la convalida dei fermi. Individuato, ma tuttora ricercato, anche Ernesto Labagnara, altro componente di quella che, secondo gli inquirenti, era una banda di rapinatori ben organizzata.






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