Rapine e botte, capotreni in balia delle babygang tra Napoli e Caserta

Rapine e botte, capotreni in balia delle babygang tra Napoli e Caserta
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 11 Febbraio 2018, 13:48
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Le strade, le piazze e adesso anche i treni. La paura corre veloce e continua a far registrare violenze e abusi legati al fenomeno delle baby gang. A Napoli, in provincia, come in parte del resto della regione. Al terrore non si sfugge nemmeno se si viaggia a bordo di un convoglio locale. L'ultimo episodio di bullismo è quello accaduto solo pochi giorni fa sui vagoni del Regionale numero 26248 che assicura i collegamenti lungo la tratta Napoli-Caserta. Lunedì sera sul convoglio (la linea è la stessa lungo la quale si consumò la tragedia culminata nella morte assurda di Ciro Ascione, morto per un incidente la sera del 20 gennaio lungo la massicciata ferroviaria all'altezza della stazione di Casoria, dopo essersi disperatamente aggrappato al predellino del treno in partenza da Napoli) diretto dal capoluogo campano a Caserta un gruppo di giovani e giovanissimi ha mandato in frantumi 12 vetri di una carrozza del treno. Sena alcun motivo: così, solo per «divertirsi». La furia si è consumata davanti agli occhi di molti passeggeri e pendolari terrorizzati: nessuno ha avuto il coraggio di reagire.

Altre cinque vetture erano state vandalizzate poi fra domenica 28 e lunedì 29 gennaio, sempre lungo la stessa tratta. Ma l'episodio più grave è quello registrato la sera di domenica 28 gennaio sul Regionale 26165 che da Caserta va a Salerno: una dozzina di ragazzi - tutti tra i 17 e i 20 anni - dopo avere molestato i passeggeri, alla stazione di Maddaloni Inferiore ha iniziato a creare problemi impedendo ai viaggiatori in partenza di salire sul convoglio. Insulti, sputi, minacce a tutti. Un parapiglia che ha obbligato il capotreno - una donna - a intervenire: alla chiusura delle porte automatiche, infatti, alcuni balordi si erano aggrappati all'esterno dei portelloni delle vetture.
 
Secondo episodio: un altro capotreno (quello del Regionale 26156 Battipaglia-Caserta) è addirittura stato aggredito - sempre a Maddaloni - da due giovani che, dopo averlo insultato, è stato malmenato. Senza un motivo. Dopo averlo scaraventato a terra i due ragazzi gli hanno anche sottratto il tablet aziendale, dandosi subito dopo alla fuga.

In azione gli agenti del Compartimento di polizia ferroviaria, agli ordini del dirigente, la vicequestore Gargiulo. Un'indagine - quella della Polfer - che si è sviluppata lungo due direttrici. La prima, destinata a identificare i balordi autori delle devastazioni e di altri atti vandalici; la seconda, finalizzata invece a identificare i responsabili di rapine commesse proprio lungo le tratte dei treni regionali. Le denunce di simili reati sono preoccupantemente aumentate da mesi in maniera esponenziale. La Polfer è così riuscita a identificare sei giovani, tutti tra i 19 e i 21 anni, ritenuti autori di rapine commesse a mano armata ai danni dei passeggeri. Denunciato anche un terzo giovanissimo. Gli investigatori stanno per dare un nome e un volto anche ad alcuni loro complici, così come ai responsabili dell'aggressione al capotreno del convoglio Battipaglia-Caserta.

Una situazione, questa, che allarma anche i responsabili di Trenitalia. In un comunicato diffuso ieri dall'ufficio stampa dell'azienda si legge che «per tutti gli episodi è stata presentata denuncia all'autorità giudiziaria. In seguito a tali vicende, Trenitalia Campania aveva già predisposto, comunicandolo a Regione e Prefettura di Caserta, la cancellazione della fermata a Maddaloni Inferiore a tutti i treni fuori dalle fasce orarie 6-10 e 16-20, a partire da lunedì 12 febbraio. Grazie alla disponibilità delle autorità competenti di presidiare stazione e treni con forze di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale, il provvedimento ipotizzato dall'azienda è stato momentaneamente sospeso».
 
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