Una banda formata da rom e italiani, con base a Castel Volturno (Caserta), responsabile di almeno trenta tra rapine e furti in abitazione tra la Campania e altre regioni, è stata smantellata dalla Polizia con 13 arresti; dieci indagati sono finiti in carcere, tre ai domiciliari. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. La banda era capeggiata da rom di origine serba, dimoranti nel campo di Cupa Perillo a Scampia, quartiere del capoluogo partenopeo; quando stamani i poliziotti delle Squadre Mobili di Caserta e Napoli sono andati a prelevare gli indagati, hanno avuto difficoltà a districarsi tra le montagne di rifiuti e i tanti bambini che vi giocavano; è poi stato rinvenuto anche il bottino di numerosi furti commessi. Gli italiani avevano un ruolo di secondo piano, più di supporto logistico.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sono partite da una rapina commessa da cinque membri del gruppo - quattro entrarono in azione ed uno svolse il ruolo di palo - nella casa di un'imprenditrice di Casagiove, comune confinante con Caserta.