Napoli, flash mob in piazza Trieste e Trento dopo le rapine: «Chiediamo più telecamere, forze dell'ordine e illuminazione»

Flash mob in piazza Trieste e Trento
Flash mob in piazza Trieste e Trento
di Emma Onorato
Giovedì 21 Luglio 2022, 17:14 - Ultimo agg. 18:41
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«Liberiamo la piazza dai delinquenti» è il messaggio che si legge su uno dei cartelli esposti durante il flash mob organizzato in piazza Trieste e Trento da Francesco Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde, a seguito degli ultimi episodi di criminalità registrati in città. L'appuntamento è stato fissato davanti il Monidee cafè, ovvero il bar dove domenica scorsa è stato rapinato un turista svizzero con una pistola puntata alla testa, così l'incontro di questa mattina si è posto l'obiettivo di accendere l'attenzione sul tema della sicurezza.

«La nostra è un'iniziativa di sensibilizzazione nei confronti di un sistema che sta esplodendo - evidenzia Borrelli durante il flash mob - Qui ci troviamo a due passi dalla Prefettura e le telecamere di videosorveglianza non funzionano, come non funziona il sistema di illuminazione». Il consigliere denuncia come la situazione in tema di sicurezza sia ormai fuori controllo anche a causa dell'assenza - nelle ore serali - di un presidio delle forze dell'ordine. «Eppure ci troviamo vicino la Questura, il Comune, la sede della sovrintendenza, la sede dell'esercito», commenta il consigliere evidenziando il paradosso. Poi aggiunge: «Ma queste persone vivono nella città o sono altrove? Perché è talmente palese la deriva che stiamo vivendo, che sembra quasi surreale dover dire delle cose che sono sotto gli occhi di un qualsiasi cittadino che cammina per la città. Allora ci dobbiamo preoccupare seriamente, perché se davanti a episodi di ragazzi che girano puntando delle pistole sulla testa delle persone, qualcuno dice "va tutto bene", vuol dire che abbiamo raggiunto il punto più basso. Non viene nemmeno riconosciuta la situazione di degrado che stiamo vivendo», conclude Borrelli durante l'incontro a cui hanno partecipato il presidente della Camera di Commercio, Ciro Fiola, il presidente della Confesercenti, Vincenzo Schiavo, il presidente della commissione cultura, turismo e attività produttive del Comune di Napoli, Luigi Carbone, i titolari del bar Monidee, Antonio Visconti e Gennaro Pelliccia, e il titolare del Gran Caffè Gambrinus, Massimiliano Rosati.  

Napoli ha bisogno di ricevere delle risposte concrete, risolutive, che garantiscano più sicurezza ai cittadini, agli imprenditori, così come ai turisti che affollano la città: «Stamattina abbiamo fatto incontrare gli imprenditori con il prefetto - spiega Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti -  perché il prefetto, che rappresenta il massimo esponente del governo sul nostro territorio, potesse capire quali sono le difficoltà e le ansie degli imprenditori nel fare impresa. Gli imprenditori devono poter svolgere serenamente il loro mestiere, non possono fare gli sceriffi della città - chiosa Schiavo - è compito dello Stato occuparsi di questo e stamattina siamo qui per chiedere a gran voce che scenda in campo». A seguito dell'incontro in prefettura «Il prefetto ci ha garantito che a breve convocherà un tavolo istituzionale con tutte le forze dell'ordine: carabinieri, finanza, questura, prefettura, polizia municipale, perché si possa avere un solo coordinamento e garantire il presidio su tutto il territorio».

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 Anche il presidente della Camera di Commercio, Ciro Fiola, è sulla stessa linea. Ribadisce l'importanza di rafforzare la presenza delle forze dell'ordine, e al contempo, di intensificare il sistema di videosorveglianza soprattutto «se Napoli si candida ad essere città turistica, dobbiamo fare in modo che possa essere vissuta anche durante gli orari notturni - sottolinea Fiola - e per fare questo c'è bisogno di più forze dell'ordine e telecamere che, seppur non sono la risoluzione dei problemi, rappresentano comunque un valido deterrente».

Intorno al tema dei sistemi di videosorveglianza, Schiavo ricorda come Confesercenti abbia già comunicato la sua disponibilità «nel garantire alla prefettura qualsiasi forma di contributo economico necessario» per l'istallazione di telecamere di videosorveglianza.

Intanto gli esercenti sono stanchi, vogliono che la città venga liberata dalla criminalità, ma purtroppo denunciano che gli episodi di questo taglio sono «ormai diventati una costante». Così la rapina registrata dalle telecamera del bar Monidee apre a una riflessione «Il video dimostra che certi personaggi non hanno nemmeno più paura delle telecamere - osserva Gennaro Pelliccia, titolare del Monidee cafè insieme ad Antonio Visconti -  Noi non ci vogliamo abituare a questo. Vogliamo una zona più sicura e più controllata». Ma più sicurezza - rappresentata anche dai sistemi di illuminazione, richiesti a gran voce dagli esercenti - significa anche valorizzare l'immagine della città agli occhi dei turisti: «È necessario garantire maggiore sicurezza se vogliamo che arrivi un turismo più importante, che porti maggiore ricchezza alla città», come ricorda Massimiliano Rosati, titolare del Gran Caffè Gambrinus. «Purtroppo questi fenomeni danno una cattiva immagine di Napoli - commenta Michele Sergio del Gran Caffè Gambrinus - ma se lavoriamo bene, e restiamo uniti, riusciremo ad elevare Napoli e portarla in una dimensione internazionale, per far sì che diventi una delle città più visitate al mondo», conclude fiducioso.  

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