Rapine, a Napoli la piazza si ribella: «In balìa di scippi e stese»

Rapine, a Napoli la piazza si ribella: «In balìa di scippi e stese»
di Gennaro Di Biase
Giovedì 21 Luglio 2022, 09:02 - Ultimo agg. 16:36
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Il presente di piazza Trieste e Trento e del Plebiscito parla di un paradosso tanto grave quanto evidente. La zona dei simboli di Partenope, purtroppo, annaspa tra pistole puntate alla nuca dei turisti (come capitato al bar Monidee nelle scorse ore) e un «allarme sicurezza» incontestabile, che porta Confesercenti a dirsi «pronta a pagare per la videosorveglianza». E che porterà stamattina a un flash mob dei commercianti, con tanto di conferenza (proprio al Monidee, alle 11). L'epicentro della città è «terra di nessuno», preda della corsa al furto del Rolex, dei parcheggi abusivi a Palazzo Reale, delle risse e dei clochard. Il degrado impera sotto i portici (della Galleria Umberto, lato San Carlo. E quelli di San Francesco di Paola, su cui la Prefettura assicura interventi entro l'estate, in ottica dei bandi per l'assegnazione dei locali). Manfredi e Palomba annunciano una «rimodulazione» delle forze dell'ordine sul territorio e in zona Palazzo Reale.

Alla riunione di stamattina, organizzata dal consigliere regionale di Europa Verde Francesco Borrelli, sono annunciati Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio, il presidente di Confesercenti Vincenzo Schiavo, quello della commissione Attività Produttive in via Verdi Luigi Carbone, Antonio Visconti (titolare del Monideee), Massimiliano Rosati (titolare di un omonimo bar a Trieste e Trento e socio del Gambrinus) e lo stesso Borrelli. «Il flash mob e la conferenza denunciano che la situazione è fuori controllo - dice quest'ultimo - dopo la mezzanotte piazza Trieste e Trento è nelle mani della criminalità, tanto che alcuni locali iniziano a chiudere prima. Quello che si chiede è: un sistema robusto di videosorveglianza e un presidio fisso delle forze dell'ordine». «Siamo pronti a pagare per la videosorveglianza a piazza Trieste e Trento: la città è scoperta - commenta Schiavo - e andrebbe presidiata meglio. Va intensificata la presenza in piazza del Plebiscito e nel primo distretto: quanto accaduto è un fallimento di tutti. Prefetto e questore chiedano a Roma altri rinforzi». «Quando c'è stata la rapina ero alla cassa - aggiunge Visconti - Alcune questioni, come quelle dei clochard, vanno risolte dai servizi sanitari. Ho un'altra attività in via San Carlo e anche lì il degrado è enorme. L'altra sera c'è stata una rissa di ragazzini che si sono picchiati davanti al locale. Come faccio a garantire sicurezza per i miei clienti? Vanno messi presidi nei posti giusti, o si alimenteranno le rapine». «L'emergenza reale riguarda gli orologi - conclude Rosati - in particolare i Rolex da decine di migliaia di euro, appetibili peri ladri come un colpo in banca. Va creata una task force dedicata».



Già nei mesi scorsi il sindaco aveva annunciato un piano di illuminazione per il Plebiscito. Anche il prefetto Palomba, nelle ultime settimane, ha assicurato un tavolo per il rilancio del colonnato.

Il tema della sicurezza nel primo distretto, in ogni caso, rientra tra le priorità di Palazzo San Giacomo e del Palazzo di Governo. «Abbiamo concordato con Manfredi che la settimana prossima ci sarà un comitato dedicato esclusivamente al controllo del territorio - spiega Palomba - Abbiamo già spostato l'esercito a Santa Lucia, nello stesso punto in cui c'è da poco stato un episodio critico». Le istituzioni programmano dunque una «rimodulazione» delle forze dell'ordine sul primo distretto. «Serve una riflessione per rimodulare il controllo del territorio in città - argomenta il sindaco - Ho sollecitato il ministero per avere più risorse e forze dell'ordine da concentrare tra Plebiscito e piazza Trieste e Trento. La risposta è già arrivata. Ovviamente stiamo procedendo anche sulla manutenzione e sulla realizzazione della videosorveglianza. Va riprogrammato il presidio del territorio».

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