Prima svuotano le mense e le parrocchie, mandando donne e uomini a prelevare cesti di pasta e frutta, in modo da ridurre alle fame tantissima famiglie. Poi, attendono al varco i potenziali clienti. E prestano soldi, ovviamente a tasso usuraio. Funziona così a Fuorigrotta, almeno nella zona controllata dal boss Vitale Troncone, personaggio sopravvissuto a un agguato consumato lo scorso 23 dicembre in via Duilio. E non è finita. Dopo aver affamato chissà quanti nuclei familiari, c'è chi si mostra - almeno sulle prime - gentile e disponibile, garantendo loro soldi a morte di subito. Prestiti a tasso usuraio, concessioni da cravattari, che hanno anche un ulteriore epilogo: quello del racket sulle carte concesse dallo Stato come reddito di cittadinanza. Racket sulla povertà, brutta storia.
Succede anche questo nella gomorra di Napoli ovest, siamo tra Fuorigrotta e Bagnoli, zona interessata da una sanguinaria contrapposizione tra due gruppi, quelli di via Brigata Bologna (leggi clan Troncone) e quelli di rione Traiano (che fanno capo al clan Sorianiello).
Il boom dell'usura è attestato da una serie di proiezioni statistiche che ora si arricchiscono di nuovi particolari. E che fanno riferimento alla storia delle tessere firmate dal ministero dell'Economia per conto del governo. Ma come è possibile sfuggire a questo tipo di pressioni? C'è chi ci ha provato, ponendosi nelle mani delle forze dell'ordine, in una strategia che punta a far uscire allo scoperto aguzzini e cravattari della camorra della periferia occidentale. Ed è sempre la donna imprenditrice vessata dal clan Troncone a spiegare la sua strategia. Come reagire di fronte a tante angherie? Rivolgersi alle istituzioni, fare denuncia di smarrimento della tessera del reddito di cittadinanza, per bloccare in modo drastico il flusso di fondi di Stato, confidare nella speditezza delle indagini. Uno scenario in cui è stato decisivo il ruolo dell'associazione antiracket e antiusura coordinata da Luigi Cuomo (assistiti dall'avvocato Alessandro Motta), mai come in questo caso compatta nel pretendere verifiche sull'ultima frontiera delle estorsioni sulla pelle dei cittadini.