Refezione a Napoli, partenza a metà: molte scuole sono in ritardo

Refezione a Napoli, partenza a metà: molte scuole sono in ritardo
di Mariagiovanna Capone
Venerdì 4 Novembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 5 Novembre, 09:30
3 Minuti di Lettura

A un mese e mezzo dall'inizio dell'anno scolastico è partita la refezione nel Comune di Napoli. Un avvio in ritardo di almeno trenta giorni sul piano programmato ottimisticamente dall'assessorato all'Istruzione per dare il tempo alle società assegnatarie dei dieci lotti di fornire ulteriori documentazioni per ottenere il via libera all'amministrazione. Tuttavia ieri non tutte le scuole di Napoli hanno iniziato lo scodellamento dei pasti che prevedeva pasta con spinaci, rollé di frittata con prosciutto cotto e insalata verde. Numerosi gli slittamenti a lunedì, martedì e mercoledì, ma c'è perfino chi si è preso un'ulteriore settimana per organizzare la refezione scolastica ampiamente annunciata dall'assessore Maura Striano per il 3 novembre. Si tratta dell'Istituto comprensivo Sauro Errico Pascoli di Secondigliano con il dirigente Piero De Luca costretto a far partire il servizio mensa dal 14 novembre. I motivi sono quasi sempre gli stessi: famiglie che non hanno completato le operazioni di iscrizione e pagamento per usufruire della refezione scolastica, e mancanza di collaboratori scolastici.

Manca il personale e mai come quest'anno, i dirigenti scolastici fanno fatica a pianificare anche servizi così importanti per la comunità scolastica.

Attesa da settimane dalle famiglie, infatti, è la refezione scolastica. Strumento in grado di rafforzare i legami tra alunni, grazie alla condivisione del pasto, ma anche di fornire benefici sulla salute, poiché i menu sono studiati da nutrizionisti, che inoltre garantiscono il tempo pieno a coloro che ne hanno fatto richiesta. Finora tutte le colpe per un avvio ritardato dalla burocrazia è stata data al Comune di Napoli. La gara, per la prima volta triennale, ha richiesto ulteriori controlli sui requisiti. Tuttavia il bando è stato pubblicato a marzo e la scadenza prevista per la presentazione delle offerte era l'11 aprile. La gara, quindi è durata la bellezza di quasi sette mesi. L'annuncio del 3 novembre come data di avvio della refezione scolastica è stata vista come la fine di un iter eccessivamente lungo.

Video

Al Fava Gioia si attendono «5 collaboratori scolastici» e «per ovvi motivi organizzativi» prima di lunedì non si potrà iniziare. Proprio come al De Filippo, Porchiano Bordiga, Troisi, Don Russolillo, Maria Cristina di Savoia, Campo del Moricino, Cuoco Schipa, Toti Borsi Giurleo, Imbriani de Liguori, Sarria Monti, Rodinò, Marino Santa Rosa, al Confalonieri si inizia martedì, mentre all'Aliotta mercoledì. Diversi i motivi del Palasciano che comunica che il servizio di refezione scolastica non potrà essere attivato prima di lunedì perché «purtroppo risultano ancora tanti non iscritti al servizio il quale non potrà essere attivato se non verranno effettuate le iscrizioni di tutti gli alunni delle classi e delle sezioni che refezionano. Si chiede ai genitori di procedere celermente con le iscrizioni per non causare ulteriori differimenti nell'attivazione del servizio». Al D'Aosta Scura invece il dirigente Eugenio Tipaldi va contro corrente e preferisce iniziare il 3 novembre ma «mangeranno solo coloro che sono stati convalidati dalla scuola», richiamando i genitori che non hanno formalizzato l'iscrizione obbligatoria per le classi a tempo pieno. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA