Vedono a rischio la loro stabilità lavorativa e un futuro pieno di incertezze i 45 dipendenti della Renault Retail Group Italia Spa che ieri mattina hanno scioperato davanti alla filiale di via Antiniana, a Pozzuoli. La protesta arriva alla vigilia della cessione di ramo d'azienda della sede puteolana e di quella di Gianturco, in programma per il primo ottobre, dalla multinazionale francese alla società campana Center Srl. Da un nuovo incontro tra lavoratori, sindacati e i rappresentanti di Center e Renault è uscita l'ennesima fumata nera. «Andiamo avanti con lo stato di agitazione», ha fatto sapere Anastasio Nespolino, della segreteria provinciale Uilm Campania: «L'azienda che dovrà acquistare non ci ha fatto vedere né un piano industriale né alcuna commessa. Abbiamo chiesto che Renault faccia da garante per almeno due anni per tutelare i lavoratori ma la nostra richiesta non è stata accolta. Per quanto riguarda i contratti, con il passaggio dalla multinazionale al privato si perderanno benefici e le condizioni di miglior favore. Ma la cosa che più ci preoccupa è il clima di incertezza sul futuro».
La spia d'allarme si era accesa a dicembre quando il gruppo Renault aveva annunciato ai sindacati il nuovo piano aziendale fatto di tagli, riduzione dei costi, ristrutturazione e revisione organizzativa dell'azienda e dell'intera filiera a livello europeo e nazionale che in Italia avrebbe interessato le filiali di Milano, Roma e Napoli.
«È la consistenza dell'acquirente che ci preoccupa in quanto si passa da un'azienda internazionale a un privato che non dà garanzie e che ha nel suo organico 150 dipendenti, nessuno dei quali è iscritto ai sindacati» spiega Antonio Napoletano, segretario della UILTuCS che ha annunciato altri tre giorni di sciopero.