Renzi con De Magistris a Napoli
firmato il Patto: ​«Sì al confronto»

Renzi con De Magistris a Napoli firmato il Patto: «Sì al confronto»
di Gerardo Ausiello e Luigi Roano
Mercoledì 26 Ottobre 2016, 12:59 - Ultimo agg. 13:44
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È il momento del disgelo, della firma del Patto per Napoli. «Poco più di un anno fa abbiamo lanciato il masterplan del Sud attraverso lo strumento chiave dei Patti», esordisce il sottosegretario alla presidenza del Consiglio De Vincenti. Al tavolo Renzi e de Magistris siedono l'uno accanto all'altro. «Il confronto con gli enti locali è stato fondamentale per individuare le priorità del territorio» spiega De Vincenti. «In questo quadro si inserisce il Patto per l'area metropolitana di Napoli, che include infrastrutture, ambiente, bonifiche e iniziative culturali» sottolinea ancora De Vincenti, secondo cui questi interventi si collegano al Patto per la Campania. «Così costruiamo una nuova politica meridionalista» aggiunge.
 

 

Tocca a de Magistris, che si dice «molto soddisfatto. Da quando c'è stata la convocazione a Palazzo Chigi c'è stata una collaborazione istituzionale ai massimi livelli, peraltro con interventi non calati dall'alto ma che insistono su bisogni reali dell'area metropolitana». «È importante anche prevenire, lo abbiamo visto con il sisma del Centro Italia, e infatti molte risorse sono destinate alla messa in sicurezza degli edifici pubblici e in particolare delle scuole», dice il sindaco. «Siamo riusciti a tenere separata la dialettica politica, anche le diversità, dal corretto dialogo istituzionale. I sindaci per il futuro hanno l'obiettivo di decidere cosa fare per il futuro, come si è detto all'assemblea dell'Anci a Bari. Questo è il metodo e dico sinceramente che non ci sono state intromissioni da parte del governi sulla scelta dei progetti», conclude l'ex pm.

Renzi si scusa per il ritardo e ricorda che oggi si chiudono tutti i Patti con le città: «Le amministrazioni decidono e noi ci impegniamo a finanziare nel sistema di controllo reciproco e tutti i cittadini controllano noi, questo è il metodo - afferma il premier - queste scelte non sono partite oggi naturalmente, penso alla metropolitana che può essere la più bella del mondo». Poi Renzi parla dei progetti per Scampia come «un punto di qualità e una risposta a coloro che hanno stereotipi sul Sud. Ai sindaci dico di progettare interventi sulle scuole. Purtroppo la filosofia dell'austerity ha portato a rinunciare ad alcuni interventi ma occorre cambiare, ritagliando risorse per l'edilizia scolastica e noi diciamo - annuncia - che questi fondi sono fuori dal patto di stabilità».

Quindi sugli impianti sportivi assicura che «la graduatoria resterà aperta per finanziare altri interventi. La discussione sul Sud è partita male ma alla fine secondo me è stata utile. Poi ciascuno si tiene le sue idee, com'è noto con de Magistris abbiamo molte idee diverse dal punto di vista politico, ma a livello istituzionale Napoli supera qualsiasi divergenza».

«Basta con fare solo l'elenco delle cose che non vanno - è poi la riflessione del presidente del Consiglio - anche i comuni più piccoli devono sapere che sono importanti, non si va avanti solo lamentandosi».. Infine Renzi conferma gli sgravi occupazionali nel Jobs act «che restano al 100 per cento». Quindi la firma del Patto tra premier e sindaco. Una firma che spazza via mesi di tensioni e polemiche. E l'attesa stretta di mano, che mancava dall'agosto del 2014.

La protesta prima dell'arrivo del premier

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