Report mondiale sulla qualità dell'aria, Pomigliano d'Arco tra le aree più inquinate d'Europa

Report mondiale sulla qualità dell'aria, Pomigliano d'Arco tra le aree più inquinate d'Europa
Martedì 29 Marzo 2022, 13:36 - Ultimo agg. 21:19
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La pessima qualità dell'aria e l'inquinamento atmosferico sono tra le minacce più grandi che l'uomo deve affrontare nell'epoca moderna: pensate che ogni anno circa 7 milioni di persone muoiono per patologie come cancro, asma, malattie polmonari e cardiache. Secondo il report pubblicato da World Air Quality, l'Italia è al 67esimo posto tra i Paesi più inquinati. La Campania non sorride: secondo i dati attuali (aggiornati al 29 marzo 2022 ndr.), nella zona industriale (Area Asi) di Pomigliano d'Arco il livello di condizione dell'aria raggiunge livello che oscina tra il «malsano» e «molto malsano». Inoltre, in poco meno di un'ora il punteggio è passato da 187 a 201, inferiore solo alla città di Rødovre, in Norvegia. 

40mila bambini sono morti nel 2021 per inquinamento atmosferico.

L'età? Inferiore ai cinque anni. I ricercatori hanno scoperto che l'esposizione al Pm2,5 non solo aumenta il rischio di contrarre il coronavirus ma anche di soffrire di sintomi più gravi quando infettati, non escludendo il rischio di morte.

Sottolineamo che per Pm2,5 si intende il materiale particolato aerodisperso e cioè l'insieme delle particelle atmosferiche solide e liquide sospese in aria ambiente. Possiamo dire che è una classificazione numerica data alle polveri sottili in base alle dimensioni medie delle loro particelle.

Dall'ultima pubblicazione del 2006, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha rilasciato un aggiornamento delle sue linee guida globali sulla qualità dell'aria e, riconoscendo l'impatto significativo dell'inquinamento atmosferico sulla salute globale, ha ridotto la soglia tollerabile di concentrazione annuale di Pm2,5 della metà, da 10 µg/m³ fino a 5 µg/m³, con l'obiettivo finale di prevenire milioni di decessi.
Il World Air Quality Report ha rilasciato un rapporto che aggrega e confronta milioni di misurazioni di Pm2,5 effettuate in migliaia di località in tutto il mondo, in questo caso 6.475 città in 117 diversi Paesi.

Tra le migliaia di stazioni di monitoraggio della qualità dell'aria presenti in Europa, l'Arpac - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania e l'European Environment Agency hanno stimato che l'area di Pomigliano d'Arco è tra le tre aree più inquinate in Europa centrale per media giornaliera. 

Per capire il livello d'inquinamento è presente una legenda sul sito di Aqicn in cui si presentano cinque colori che rappresentano l'indice di qualità dell'aria: buono (verde), moderato (giallo), malsano per gruppi sensibili (arancione), malsano (fucsia), molto malsano (viola) e pericoloso (vinaccia).
L'area di Pomigliano d'Arco (secondo i valori attuali ndr.) presenta un valore numerico di media pari a 187 ma, in meno di un'ora, l'indice è salito a 201.


Con i suoi 42mila abitanti circa, Pomigliano d'Arco è un comune della città metropolitana di Napoli famoso per il suo polo industriale, tra i più grandi e sviluppati dell'Italia meridionale. Nell'area industriale sono presenti, tra gli altri, lo stabilimento Gian Battista Vico di Stellantis, il centro Elasis, lo stabilimento della Leonardo (ex Alenia Aermacchi) e quello dell'Avio (General Electric), oltre ad aver ospitato negli anni sessanta il primo aeroporto della Campania.
Da sottolineare che vicino l'area di Pomigliano c'è anche il polo industriale di Acerra. Entrambe le zone, sembrerebbero - secondo i dati - le principali artecifi dei livelli inquinati dell'aria in Campania.

Inoltre, benchè i dati forniti dal World Air Quality siano aggiornati in tempo reale, in Europa il record negativo assoluto è della città norvegese di Rødovre con un indice di 500, ovvero di pericolo assoluto.

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