«Resto al Sud», ecco le imprese campane vincenti

Oltre 3mila aziende finanziate e 13mila occupati

«Resto al Sud», ecco le imprese campane vincenti
di Valerio Iuliano
Martedì 31 Gennaio 2023, 09:57
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Investire al Sud non è un'utopia, anzi, può trasformarsi in realtà, con una valida idea, un buon piano di impresa e un incentivo efficace. Lo dimostrano i risultati di Resto al Sud, l'incentivo di Invitalia che sostiene la nascita e lo sviluppo di imprese nelle regioni del Mezzogiorno. I dati confermano la leadership della Campania, con il territorio di Napoli, in particolare, che ha fatto registrare 3438 imprese finanziate, un valore degli investimenti pari a 255 milioni di euro e 13mila562 nuovi occupati, circa il 25 per cento del totale nazionale.

Le storie di 62 imprese attive nel food & beverage, nate grazie a Resto al Sud, vengono narrate nella guida «Il Mezzogiorno bello e buono», che Invitalia ha realizzato con il Gambero Rosso. La guida racconta le esperienze di chi ha scelto di restare o di tornare nel Mezzogiorno per avviare un'attività imprenditoriale. C'è chi ha fatto il giro del mondo per ritornare a Pagani, il proprio paese di origine, e aprire un locale con 28 dipendenti e, allo stesso tempo, c'è chi ha deciso di rimanere puntando su una app dedicata alle scuole, che oggi viene utilizzata da 75 istituti in tutta Italia. «Questo progetto nasce con l'intento di dare meritato riconoscimento e visibilità a storie imprenditoriali di successo nel settore enogastronomico sostenute da Resto al Sud - spiega l'Amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella - L'auspicio e l'ambizione sono quelle di generare un circolo virtuoso per donne e uomini che hanno la voglia di mettersi in gioco e di creare impresa, in questo settore come in altri comparti. I numeri della misura gestita da Invitalia certificano l'impatto positivo che Resto al Sud ha prodotto a distanza di cinque anni dal suo lancio. Risultati importanti che, in aree particolarmente disagiate del Paese, hanno contribuito a ridurre divari e diseguaglianze, a produrre inclusione sociale, a sostenere la crescita del Mezzogiorno, ad attrarre e trattenere talenti».



Sono 5 i giovani imprenditori, di cui 2 campani, che sono stati premiati da altrettanti personaggi del mondo della cultura e della scienza, nel corso dell'evento di presentazione della guida.

Le 5 imprese si sono distinte nelle categorie economia circolare, innovazione digitale, inclusione, sostenibilità ambientale e legalità. Il premio per la legalità è stato consegnato dalla presidente della Fondazione Quartieri Spagnoli Rachele Furfaro a Cala la Pasta, nato nel 2018 da un'idea dei fratelli Danilo, Fabio e Raffaele Del Gaudio a Forcella. «Siamo riusciti a portare il nostro cibo in un quartiere difficile assumendo ragazzi del territorio, nella parte bassa di via dei Tribunali. Speriamo di essere un esempio per i giovani del quartiere e che si recepisca il messaggio che al Sud si può investire, anche partendo senza un soldo», spiega Raffaele Del Gaudio.

«Il fatto che l'area metropolitana di Napoli - spiega il sindaco Manfredi - sia il territorio che ha utilizzato maggiormente la misura dimostra che Napoli è un luogo di opportunità. Ci sono imprese importanti nel digitale, nell'agroalimentare, nell'energia. Ovvero tutti quelli che sono i settori competitivi del Paese. Per questo i giovani napoletani possono e devono restare al Sud. Non possiamo tollerare che chi vuole realizzare il proprio futuro sia costretto ad andarsene. Può scegliere di andarsene ma non può essere costretto a farlo. I tanti stranieri che arrivano da tante parti del mondo possono trovare in Napoli un luogo di opportunità».

Tra i premiati, anche il birrificio irpino Parthenya, nella sezione Economia circolare. «Avete premiato - ha sottolineato il presidente della Regione Vincenzo De Luca - una serie di giovani imprenditori nel campo del food e dell'ambiente, è una conferma che c'è un livello di creatività e capacità di innovazione di giovani imprenditori davvero straordinaria. Come Regione confermiamo che abbiamo 3 linee di credito per giovani imprenditori, bond regionali di garanzia pubblica per il credito bancario, fondi per l'imprenditoria di carattere generale e fondi per il trasferimento tecnologico. Siamo la regione nella quale abbiamo lo sviluppo più vasto di startup dopo la Lombardia, abbiamo dunque la possibilità di fare impresa nel Sud». All'evento hanno partecipato anche il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto e il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida - collegati in videoconferenza - e il presidente del Gambero Rosso Paolo Cuccia».
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