Rettifilo senza luminarie
commercianti in rivolta

Rettifilo senza luminarie commercianti in rivolta
di Valerio Iuliano
Sabato 10 Dicembre 2016, 09:04
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 Napoli è illuminata a festa, ma il Rettifilo resta al buio. Niente luminarie natalizie al Corso Umberto. Le luci sono state installate solo per pochi metri, nel tratto compreso tra Piazza Bovio e la Federico II, ma ieri sera erano ancora spente. Mentre per tutto il Corso non c’è stata nemmeno l’installazione. E i commercianti protestano con l’amministrazione comunale. La mancanza degli addobbi luminosi viene vista dagli esercenti del Rettifilo come un’occasione perduta. “Per quale motivo qui non vengono accese le luci?”, tuona Franco Veglianti, presidente del centro commerciale Corso Umberto I, che aderisce alla Confcommercio.

“Il Comune- prosegue Veglianti- ci aveva assicurato che le luminarie avrebbero funzionato qui dal 28 novembre. E invece sono ancora spente. Intanto Via dei Mille, Via Chiaia e Via Toledo sono illuminate già da parecchi giorni. Perché qui al Rettifilo non si fa la stessa cosa? Mi sembra una discriminazione nei nostri confronti. L’8 dicembre alcuni commercianti volevano bloccare la strada, in segno di protesta, ma li ho convinti a desistere. Però il Corso Umberto è stato dimenticato dal Comune. Anche i nostri clienti ci chiedono il motivo e noi non sappiamo rispondere”. Gli esercenti del Rettifilo hanno già fatto i conti sugli incassi degli ultimi mesi.

Per il presidente del Centro Commerciale gli acquisti sono diminuiti di circa il 30%, rispetto allo scorso anno.
I negozi del Rettifilo non traggono benefici dalla massiccia affluenza di turisti stranieri in città. E gli stessi commercianti si lamentano per la concorrenza degli abusivi. Mentre il new jersey, che da tre anni separa nettamente i due marciapiedi dell’arteria, allontana i clienti dai negozi per le difficoltà negli attraversamenti pedonali. “Il Comune ci ha assicurato- riprende Veglianti- che le luminarie ci saranno. Ma, anche se dovessero installarle stasera come spero, per noi sarebbe tardi. Pensavamo di averle l’8 dicembre, come è successo nelle altre strade. Ci dicono che non hanno risorse. Ma perché per gli altri le risorse ci sono?”.
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