«Riapertura palestre con spazi ridotti, ora sul Lungomare una maxi area sportiva»

«Riapertura palestre con spazi ridotti, ora sul Lungomare una maxi area sportiva»
di Cristina Cennamo
Lunedì 25 Maggio 2020, 08:00
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Porta la firma di Federico Manna, presidente della commissione Sport della prima Municipalità di Napoli, la proposta che potrebbe soddisfaere i runners e fitness addicted di Chiaia e Posillipo, ma non solo. Al presidente della Municipalità, Francesco de Giovanni, è stato chiesto di inoltrare a Comune e Regione una richiesta di autorizzazione per la temporanea occupazione di spazi e aree pubbliche per l'esercizio di attività ginniche, motorie ed equivalenti. Insomma, Manna chiede a chi può decidere di destinare gli spazi pubblici all'aperto allo sport, anche se solo per qualche mese. Nulla di più, a ben vedere, di quanto già accade da anni in tanti altri Paesi del mondo, dal Brasile a Copacabana alla California con Venice Beach, due destinazioni internazionali le cui immagini di sportivi di tutte le età fanno il giro del mondo da ormai quarant'anni. In questo caso, però, gli spazi pubblici sarebbero destinati unicamente alle associazioni e società sportive che ne facciano richiesta. Insomma, le palestre, i circoli o le squadre di qualsivoglia disciplina.

Ma proprio oggi che le palestre riapriranno? Il problema maggiormente avvertito da tutti, titolari ed utenti dei centri sportivi, è infatti quello di dover assicurare misure di igiene e sicurezza che giocoforza non consentiranno un'agevole fruizione degli spazi, di sicuro non come prima del lockdown ma in ogni caso anche meno del possibile vista la percezione di pericolo che ancora attanaglia molti, e che potrebbe quindi scoraggiare qualcuno dal tornare al chiuso del proprio fitness center. Così facendo, invece, le palestre potrebbero organizzare corsi ed allenamenti direttamente all'aria aperta, potendo scegliere a seconda della vicinanza o, perché no, della disciplina, tra varie location: Villa Comunale, Parco del Virgiliano, la spiaggia della Rotonda Diaz e così via. «La necessità - spiega Manna - è quella di tutelare in primis la salute degli utenti, ma al tempo stesso è evidente la necessità di consentire anche una ripresa economica di chi opera nel settore e che è stato fortemente pregiudicato dai provvedimenti restrittivi di questo periodo. E l'esercizio di attività ginniche, motorie od equivalenti come yoga e pilates hanno senz'altro modalità e caratteristiche conformi all'esecuzione all'aperto».
 

 

D'accordo con il presidente De Giovanni, pertanto, Manna ha chiesto di procedere all'individuazione delle aree. A livello ancora informale, l'assessore comunale allo sport Ciro Borriello si è già detto favorevole all'iniziativa, che peraltro troverebbe già riscontro nella delibera del Comune di Napoli denominata Seconda stella a destra, e che porta firma di tutta la giunta: l'idea, anche in questo caso, è di consentire ai cittadini di organizzare attività ludiche, sportive, sociali e culturali negli spazi all'aperto, secondo un bando che uscirà a breve sul sito del Comune di Napoli. «Ho ricevuto già diverse sollecitazioni in questo senso - spiega infatti Borriello - e senz'altro l'idea di Manna è buona. Si può pensare anzi di organizzare qualcosa insieme all'assessore comunale ai Parchi, Luigi Felaco, coinvolgendo naturalmente anche tutte le municipalità. Il tutto, tramite un nuovo bando che risulti utile a creare un meccanismo di concorrenzialità tra le associazioni sportive ed i circoli, che chiaramente così come beneficerebbero degli spazi a titolo gratuito allo stesso modo dovrebbero poi svolgere l'attività a titolo gratuito per tutti gli utenti, non solo i loro iscritti».

Del resto, giornate come quelle che stanno riscaldando il cuore degli sportivi napoletani sono già quasi estive, e visto che la primavera è già stata in buona parte rovinata dal virus è presumibile che siano in tanti ad aver voglia di sole e cielo. Allenarsi all'aperto, lo dicono da tempo anche gli psicologi dello sport, è contagioso. Nel senso che se vedi uno faticare (almeno in parte) ti viene voglia di buttar giù la testa e andare. E farlo in questi giorni ha un valore simbolico. 

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