Riapertura scuole in Campania, l'assessore frena: ​«Niente è definito al 100%, dipende dalla pandemia»

Riapertura scuole in Campania, l'assessore frena: «Niente è definito al 100%, dipende dalla pandemia»
Domenica 10 Gennaio 2021, 20:32
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«Domani ripartiamo con la materna e le prime due classi delle elementari, poi seguiamo la curva dei contagi, abbiamo delle date ma niente è definito al 100%, dipende dalla pandemia». È chiara Lucia Fortini, assessore all'istruzione della Regione Campania, parlando all'Ansa del nuovo avvio della scuola nella Regione, che riparte dai più piccoli.

L'apertura di tutte le altre classi delle elementari è fissata ipoteticamente al 18 gennaio, ma ci sono molti dubbi tra le istituzioni regionali e l'unità di crisi visto che c'è un aumento di contagi in tutte le Regioni e c'è il piano vaccinale che va avanti.

L'assessore lavora per far tornare in presenza tutte le classi della primaria ma non ci sono certezze. Intanto resta lo scontro tra le famiglie no dad quelle che vogliono tenere i figli a casa: «La mia sensazione - spiega Fortini - è che il 70-80% delle famiglie non voglia tornare in presenza. A ottobre molti volevano i figli in classe, oggi no, ormai si è trovato un equilibrio nella dad e le paure restano in particolare sulla quarantena. Noi riceviamo centinaia di messaggi sulle diverse opinioni delle famiglie, le ascoltiamo ma continuiamo a decidere non sulla base delle pressioni ma sulla base dei dati, delle valutazioni dell'unità di crisi, del parere degli esperti. Si decide sui dati non sull'emotività della base».

Nel frattempo si studiano le strategie per quando riaprirà la secondaria, la scuola più complicata perché coinvolge i trasporti e ragazzi che tendono ad assembrarsi all'esterno delle scuole: «Sul doppio turno di ingresso alle 8 e alle 10 - spiega Fortini - stiamo lavorando sulla possibilità di deroghe per le singole scuole. Se un dirigente scolastico da un sondaggio interno mi dice che meno del 6% dei suoi alunni prende i mezzi pubblici potremmo dargli il via libera per l'ingresso unico. Vedremo, potremmo inserire queste regole nell'ordinanza. Penso al centro di Napoli o in provincia. Ma sulle secondarie l'iter è lungo. Prima di tutto ci impegneremo sull'ultimo anno, su chi deve fare l'esame e non deve essere un passo indietro rispetto alle Regioni dove si va a scuola. Anche su questo le date sono orientative per una verifica, il 25 per le superiori è un'ipotesi che va sottoposta a verifiche».

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Fortini chiude con un messaggio ai genitori che domani porteranno i figlie a scuola: «È normale - dice - essere un po' in ansia, ma la paura va bene, perché non ti fa fare sciocchezze e tiene alta l'attenzione. Dobbiamo sapere che nelle scuole tutti gli operatori scolastici, sia insegnanti che personale non docente avranno l'attenzione massima, dobbiamo riabituarci non alla normalità ma a ridare ai bambini un minimo di parvenza di traquillità per ricominciare a tornare nelle aule».

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