Bar e ristoranti, più spazio ma il Comune di Napoli non decide

Bar e ristoranti, più spazio ma il Comune di Napoli non decide
di Gennaro Di Biase
Martedì 19 Maggio 2020, 08:33
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Si avvicina a grandi passi giovedì 21 maggio, data in cui bar e ristoranti per ora ancora chiusi al pubblico in Campania potranno far accomodare i clienti ai tavoli esterni, ma i provvedimenti ufficiali del Comune non sono arrivati. Palazzo San Giacomo ha annunciato da settimane la disponibilità a emettere un provvedimento che consenta agli esercenti di occupare «maggiori spazi esterni con tavoli» per rispettare le distanze di sicurezza, ma l'ipotesi, accolta con favore dai ristoratori del Lungomare, del Plebiscito e dalle associazioni di categoria, resta a oggi una promessa. Come mai? «Siamo in attesa della pubblicazione in Gazzetta del decreto rilancio - dice l'assessore comunale alle Attività Produttive Rosa Galiero - In questi giorni stiamo continuando il dialogo con le categorie. Prima possibile emetteremo il provvedimento, speriamo entro la fine di questa settimana».
 
 

Dal Gambrinus ad Antonio e Antonio, da piazza Trieste e Trento a via Partenope, ma non solo: l'idea di estendere l'occupazione di suolo pubblico senza alzare il costo della Cosap è stata accolta con favore da tutti e «serve in ogni zona della città in cui gli spazi esterni siano disponibili - come ha spiegato nei giorni scorsi Antonino Della Notte di Aicast - Si tratta di un punto importante per la ripresa dopo il virus». Chiaro che però ai commercianti servirebbe anche il tempo per organizzarsi. «Abbiamo partecipato a un incontro con l'assessorato comunale alle Attività Produttive la settimana scorsa - spiega Massimo di Porzio di Fipe -Aspettiamo aggiornamenti nel corso di questa settimana, ma al momento non abbiamo alcuna novità da Palazzo San Giacomo. Per quanto riguarda la questione dello slittamento delle aperture dei locali in Regione, sabato eravamo stati d'accordo col presidente De Luca a prenderci un paio di giorni in più in attesa di norme più chiare da Roma. Un po' di tempo aggiuntivo ci sarà utile a ripartire con maggiore efficienza e a evitare eventuali multe, ma serve anche dire basta alle limitazioni esclusive per la Campania. Dopo l'ufficializzazione del metro di distanza tra i tavoli avevo chiesto in una nota di consentire la riapertura, ma niente».
 

Il plexiglass si intravede già in pochissimi locali, come nel ristorante Del Pino nel napoletano. La maggioranza dei ristoratori temporeggia, però, riguardo ai pannelli in sala, per ragioni di costi e di estetica. «Installarli farebbe assomigliare il ristorante al vagone di un treno ha spiegato Luisa Arrichiello di Giuseppone a Mare Farò di tutto per non installarli». «Il provvedimento di Palazzo Santa Lucia aggiunge Di Porzio - prevede il distanziamento di un metro tra i tavoli e, laddove non sia possibile rispettare questa distanza per ragioni di spazi, di installare barriere di plexiglass o di altro materiale. L'atto risale all'altra sera, e non ci sono tante installazioni in atto. Alcuni si stanno organizzando per le prove». C'è però chi, come Enrico Schettino di Giappo a Chiaia, sta già testando i separé in vista di giovedì. «Sto sistemando la sala con dei pannelli che permettano ai clienti di isolarsi fra loro, come in un privé». Quanto alla riapertura, la linea campana della prudenza e dei ristoranti ancora chiusi vale anche per il Piemonte, mentre in Liguria o nel Lazio, ad esempio, da ieri i locali sono aperti al pubblico.
 
 

Resta il fatto che non ci sia ancora nessun provvedimento concreto del Comune. Palazzo San Giacomo per ora aspetta Palazzo Chigi. L'intenzione della Giunta comunale sembra quella di attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto rilancio, prevista in queste ore. Una volta ottenute certezze da Roma, il Comune di Napoli emetterà probabilmente un maxi-provvedimento «che riguarderà sia gli spazi esterni che la viabilità - aggiunge l'assessore Galiero - In questi giorni siamo calati in un'atmosfera spaventosa, in cui si assiste all'annuncio da parte del Governo di diverse norme non ufficializzate. Per quanto ci riguarda, siamo al lavoro con uffici tecnici e categorie per preparare il provvedimento che consenta l'allargamento degli spazi per gli esercenti. Il Decreto Rilancio non è ancora uscito sulla Gazzetta Ufficiale, ma è quello che regolerà Cosap e Tosap. Inoltre, come è noto, alcune linee guida non sono state avvalorate dalla Regione, il cui provvedimento sui ristoranti è stato emanato solo nella tarda serata di domenica». Previsto anche la pedonalizzazione di nuove aree, come via Caracciolo o via Console? Anche su questo versante regna l'incertezza. 
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