Le Università napoletane stanno ritornando lentamente alla normalità e alla didattica in presenza. Per tutte le lezioni in presenza permangono con il sistema ibrido (metà in aula e il resto a distanza in contemporanea) ormai diventato una prassi. La vita universitaria però fondamentalmente non si è mai fermata durante l'emergenza pandemica, poiché «essa non è soltanto didattica, ma è costituita anche e soprattutto da scambi, confronti, relazioni» come sottolinea il ministro dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, che chiarisce che «con le aperture si monitorano costantemente l'andamento locale del piano di vaccinazioni e del numero dei contagi». La guardia, quindi, resta sempre alta.
Già con il passaggio da zona rossa ad arancione, l'Università Federico II ha avviato i piani predisposti per il secondo semestre. «Dal 19 aprile, Scuole e i Dipartimenti hanno avviato gradualmente la ripartenza delle lezioni frontali in aula dando priorità alle classi meno numerose e ai corsi con durata residua maggiore, sempre in ottemperanza alle norme anticontagio» ha precisato il rettore Matteo Lorito.
L'Università Vanvitelli riprende in presenza dal 27 maggio per tutti i corsi di laurea triennale, magistrale e magistrale a ciclo unico. I corsi già iniziati a distanza saranno completati con la stessa modalità, fatte salve decisioni dei singoli Dipartimenti che riguardano insegnamenti che hanno necessità di attività pratiche in presenza, purché il numero di studenti sia molto limitato e gestibile in totale sicurezza. Continueranno a svolgersi solo in modalità a distanza, invece, i corsi delle professioni sanitarie e i corsi internazionali, frequentati prevalentemente da studenti stranieri. Corsi assai apprezzati come Data analytics, Physics e Molecular biotechnology, tutti in inglese. Riprendono lunedì in presenza le lezioni del secondo semestre all'Orientale, in particolare del primo anno delle triennali e delle magistrali. Contestualmente riprenderanno in presenza anche il ricevimento, le sedute di laurea magistrale e parte degli esami. L'Orientale supporta chi invece resta a distanza: sono in distribuzione, per i 1.700 studenti del primo e secondo anno con graduatoria in base all'Isee, i kit di modem più sim da 2 terabyte. Tutti i costi connessi all'iniziativa saranno a carico dell'Ateneo. «La riapertura dell'Orientale è un segnale forte per dimostrare la nostra attenzione alle esigenze degli studenti desiderosi di tornare a confrontarsi di persona con i colleghi e i docenti» dice il rettore Roberto Tottoli. E oggi si chiude l'Open Day dell'Orientale, visibile in streaming sul canale Youtube dell'ateneo dalle 9.30 in poi.