Rider, a Napoli coltellate e rapine:
è la guerra dei nuovi poveri

Rider, a Napoli coltellate e rapine: è la guerra dei nuovi poveri
di Giuseppe Crimaldi
Martedì 23 Marzo 2021, 09:09
4 Minuti di Lettura

Non più i Rolex ma gli scooter sgangherati dei pony-express. Gli assalti ai portavalori? Dimenticati. E così - grazie a Dio - archiviate anche le rapine in banca e gli assalti della banda del buco. A Napoli il nuovo fenomeno criminale di strada è legato ai riders. Avanza una guerra tra poveri: gli ultimi tra gli ultimi in una catena di disperazione occupazionale che porta a contendersi sul filo del secondo una corsa, un magro guadagno, pur rischiando di esporsi agli assalti corsari della microcriminalità. E così è successo ancora: due fattorini che consegnano il cibo a domicilio sono stati aggrediti e rapinati, l'altra sera, e uno di loro è stato anche ferito a coltellate dopo aver tentato di difendere il motorino, unico strumento indispensabile per il suo lavoro. Ma dietro la violenza spunta il sospetto che le aggressioni siano state scatenate proprio da chi si contendeva la consegna di un panino.


BOTTA E RISPOSTA
Che i due episodi verificatisi nella serata di domenica a Miano siano collegati appare agli investigatori ormai chiaro. Pochi dubbi che dietro entrambi le aggressioni vi sia un unico filo rosso. Ma ricostruiamo i fatti. Mancano pochi minuti alle nove della sera quando a pochi metri dalla paninoteca «Mc Donald's drive» di piazza Madonna dell'Arco si scatena una rissa. Esplode un diverbio tra due riders a causa di chi debba accaparrarsi la prenotazione di una consegna. E così la «corsa» alla consegna di un hamburger scatena un'incredibile, assurda spirale di violenza. Vengono alle mani due giovani fattorini motorizzati. Volano ceffoni, insulti e pesanti minacce.
È solo l'antefatto. Il resto è cronaca drammatica segnata dall'arrivo - dopo circa 40 minuti dalle prime scintille - di un 28enne e di un 25enne (Gaetano Pesano, incensurato), entrambi riders: il primo si fa refertare piccole lesioni al volto; il secondo ha invece ferite di coltello, almeno cinque colpi: uno dei fendenti gli ha perforato un polmone.


LE INDAGINI
Sul posto, a Miano, sopraggiungono le Volanti della Polizia di Stato.

Scattano le indagini. Si ascoltano alcuni testimoni. Il Mc Drive, che si trova a poche centinaia di metri dalla zona della ex fabbrica della birra Peroni, non dispone di telecamere di videosorveglianza esterne, e questo naturalmente non aiuta chi deve ricostruire la dinamica dei fatti. Il 25enne ferito a coltellate viene ricoverato in prognosi riservata, anche se - fortunatamente - non in imminente pericolo di vita.

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In azione gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli guidata da Alessandro Giuliano. L'acume degli investigatori punta subito a collegare i due episodi. Che cosa può essere accaduto dunque domenica sera nel quartiere della periferia nord di Napoli che confina con Secondigliano? In una zona ad alta densità criminale, peraltro non lontana da dove si verificò il pestaggio di un altro rider 50enne da parte di una baby gang legata a famiglie camorriste dell'area nord? A comporre il puzzle sono gli agenti della Mobile, che avrebbero identificato - oltre alle vittime ricoverate in ospedale - almeno altre quattro persone, subentrate con ogni probabilità dopo il primo litigio a supporto di una delle due vittime.


GLI SVILUPPI
Nelle ore immediatamente successive ai gravi fatti di Miano si era diffusa una notizia: nelle convulse ore in cui si sarebbero fronteggiati alcuni riders a Miano, un terzo pony express sarebbe stato aggredito in un tentativo di rapina a Napoli. Circostanza però non confermata dalle fonti ufficiali. Nella tarda serata di ieri - ma anche questa è una indiscrezione non supportata da conferme della Questura - negli uffici della Mobile sarebbero state convocate quattro persone che potrebbero essere legate alle violenze commesse all'esterno della paninoteca. Indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli. Nelle prossime ore, quando il quadro sarà più chiaro, non è escluso che potrebbero scattare denunce o provvedimento a carico dei presunti responsabili degli autori delle violenze.

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