Rider in pericolo a Napoli: «Dopo i furti e le aggressioni la luce si spegne, siamo sempre senza tutela»

Rider in pericolo a Napoli: «Dopo i furti e le aggressioni la luce si spegne, siamo sempre senza tutela»
di Oscar De Simone
Giovedì 9 Settembre 2021, 22:41 - Ultimo agg. 22:56
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«Tutte le grandi città hanno problemi legati alla sicurezza, ma a Napoli le cose vanno sempre peggio e noi non siamo tutelati in nessun modo». A quasi una settimana di distanza dall'aggressione a Fuorigrotta, a parlare è un altro rider. Un giovane fattorino che ancora una volta, mette in luce condizioni di lavoro e sicurezza diventate ormai insostenibili. Situazioni vissute ogni giorno da centinaia di ragazzi che nonostante gli impegni e le manifestazioni dei mesi passati, continuano a vivere nel terrore e nella solitudine di un lavoro sempre più incerto. 

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«Ci troviamo nella stessa situazione di sempre – afferma Ciro Esposito – ma soprattutto per l'assenza dello stato e delle istituzioni.

Sia nazionali che locali e senza nessuna distinzione. Anche io ho subito diverse rapine e come me tanti altri miei colleghi. Per questo abbiamo fatto gruppo e ancora adesso, attraverso i social, cerchiamo di aiutarci mandandoci messaggi avvisandoci dove, quando e perchè una zona potrebbe essere più o meno pericolosa. Ma così non possiamo andare avanti. Con la paura ci conviviamo sempre ormai e l'attenzione su di noi torna ad intermittenza. Quando ci sono fatti come quelli del collega pestato, come furti o come rapine. Ma poi tutto torna come prima e noi finiamo nel dimenticatoio. Questa è la nostra storia e purtroppo crediamo che non ci sia la volontà di farla cambiare».

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