Il rider picchiato a Napoli: «Gli sputi, poi il pestaggio e non so ancora perché»

Il rider picchiato a Napoli: «Gli sputi, poi il pestaggio e non so ancora perché»
di Luigi Sabino
Lunedì 6 Settembre 2021, 07:30 - Ultimo agg. 19:02
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«Prima mi hanno sputato addosso e poi mi hanno aggredito». Inizia così il racconto di Vincenzo, il rider di 26 anni, selvaggiamente picchiato dinanzi al Mc Donald's di via Lepanto, sabato notte. Raggiunto telefonicamente da Il Mattino ha così ricostruito l'accaduto. «Ero appena uscito dal locale per andare a fare una consegna quando ho incrociato questo gruppo di ragazzi in scooter, uno dei quali, non so chi, mi ha sputato contro. Non ci ho visto più e sono tornato indietro per chiedere spiegazioni. Quando li ho avvicinati, però, sono volate prima parole grosse e, poi, è scoppiata la rissa. Non so quanti erano ma mi sono visto accerchiato. Ho provato a difendermi ma sono caduto sotto il peso dello zaino. A questo punto mi hanno colpito con calci e pugni». Un'aggressione che termina quando alcuni dei clienti del Mc Donald's si frappongono tra il branco e il rider. Quello che Vincenzo e i suoi aggressori non immaginano, però, è che qualcuno ha filmato l'intera scena.

Il video in pochi secondi è già in rete. «Io ancora non l'ho visto - commenta Vincenzo - me lo hanno detto solo dopo che ci stava questo video».

Una pubblicità che il 26enne mostra di aver gradito poco. «Sinceramente questa attenzione non mi piace anche perché subito dopo l'aggressione, insieme a un collega del delivery, abbiamo cercato di parlare con alcuni dei ragazzi che mi avevano picchiato. Volevo chiuderla in quel momento, senza conseguenze». Per questo motivo, spiega, aveva deciso di non sporgere nemmeno denuncia anche perché «erano tutti ragazzini». I colpi presi, tuttavia, lo obbligano a ricorrere alle cure dei medici dell'ospedale San Paolo che quando li visitano ci mettono poco a comprendere che Vincenzo è stato vittima di un pestaggio. Sono gli stessi dottori ad allertare i carabinieri della compagnia Bagnoli che, immediatamente raggiungono la struttura per ascoltare il racconto del 26enne. Quando se li trova davanti, Vincenzo, non può più fare finta di niente e, ai militari, racconta l'accaduto. Riferisce dello sputo, della lite e del suo tentativo di difendersi che, dal suo punto di vista, fortunatamente non è andato a buon fine «perché se avesse fatto male a un minorenne poteva passare pure un guaio». Soprattutto, indica il luogo dell'aggressione, lo spazio antistante il Mc Donald's di via Lepanto. Qui, i militari, recuperano i filmati del sistema di videosorveglianza la cui visione permette di identificare due componenti del branco. 

Si tratta di G. F. e A.F., due fratelli di 17 e 15 anni di Fuorigrotta, entrambi incensurati. I due, dopo le formalità di rito, sono stati denunciati per concorso in lesioni personali. Ancora nessuna traccia, invece, degli altri partecipanti al pestaggio anche se le immagini dei video che circolano in rete e quelle acquisite dai carabinieri potrebbero portare alla loro identificazione già nelle prossime ore. 

Video

Sull'episodio è arrivato, puntuale, il commento del consigliere regionale Francesco Borrelli che, da tempo, è al fianco dei rider, categoria sempre più spesso vittima della violenza criminale. Questo il commento del video dell'aggressione da parte dell'esponente di Europa Verde. «Sono immagini che fanno male. Vedere tanta violenza, tanta crudeltà in ragazzi così giovani è terribile. Abbiamo inviato i filmati alle forze dell'ordine, chiediamo che tutti i responsabili vengano subito individuati e puniti duramente. Ogni giorno, purtroppo, i rider devono fare i conti non solo con un lavoro duro, ma anche con incivili e criminali. Non dimentichiamo la storia di Gianni, rider pestato a inizio anno e derubato del suo scooter. Come in quel caso, che fummo i primi a denunciare, chiediamo un intervento rapido ed efficace. Per questi ragazzi servono pene esemplari, che siano da esempio per tutti». Una battaglia, quella a favore dei ragazzi delle compagnie di delivery, che Borrelli sta portando avanti da mesi. Diverse le denunce presentante dal consigliere regionale su episodi analoghi a quello di via Lepanto. Uno di questi solo pochi mesi fa, in via Argine, dove un altro rider, un 24enne napoletano, si è visto puntare contro una pistola da parte di una coppia di delinquenti che volevano rapinargli la bicicletta elettrica che utilizzava per le consegne. Anche in quel caso, la vittima, decise di non denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine per timore di diventare bersaglio di una possibile ritorsione. 

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