Rifiuti, il vescovo di Acerra
a Mattarella: parli di ambiente

Rifiuti, il vescovo di Acerra a Mattarella: parli di ambiente
Domenica 17 Aprile 2022, 19:02 - Ultimo agg. 18 Aprile, 20:51
3 Minuti di Lettura

«Sapendo che il presidente Mattarella verrà qui lunedì prossimo (25 aprile), gli ho scritto una lettera. Gli ho chiesto che metta nel suo discorso ad Acerra anche l'impegno per l'ambiente, perché è il nuovo fronte della resistenza oggi, è il nuovo fronte di combattimento». È quanto ha reso noto il presidente della Conferenza episcopale campana e vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, nel corso dell'omelia pasquale di oggi, toccando, ancora una volta, i cari temi ambientali.

Il presule ha ricordato di aver più volte scritto alla Regione Campania e alla Conferenza dei servizi, chiedendo di «blindare il territorio già saturo» da nuovi insediamenti per il trattamento dei rifiuti, ma di non aver mai ricevuto risposta. «Tranne il mese scorso - ha spiegato - mi ha risposto la presidente della Conferenza dei servizi 'onorandomì di una risposta, palesemente provocatoria.

Cito testualmente, mi scrive così: 'Certa che il suo accorato appello non vuole essere un invito a violare la normativa vigente, si porgono rispettosi salutì. Non ho controbattuto, perché non è nel mio stile. Vorrei dire però a quella dirigente che la mia richiesta era un invito non a violare la legge ma a cambiare la legge e a rendere la legge più rispettosa del territorio a protezione della salute della gente. Anche le leggi razziali, fasciste e naziste, erano leggi, ma erano leggi ingiuste».

«C'è una corsa di varie aziende, che smaltiscono rifiuti anche pericolosi, a impiantarsi sul nostro territorio - ha spiegato - chiedono alla Regione di venire da noi, e la Regione inevitabilmente concede l'autorizzazione. Ce ne sono molte in lista d'attesa, e la Conferenza dei servizi della Regione regolarmente concede l'autorizzazione. Tali richieste si susseguono a ritmo incalzante. Ho scritto diverse lettere, ho supplicato i responsabili, perché non si rendessero complici di scelte che portano malattie e morti. Ho chiesto in diverse sedi che il nostro territorio già saturo fosse blindato ma inutilmente, non sono stato ascoltato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA