Rifiuti non raccolti, don Patriciello:
«Comune di Caivano incapace»

Rifiuti non raccolti, don Patriciello: «Comune di Caivano incapace»
di Antonio Parrella
Giovedì 13 Giugno 2019, 09:50
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«Liberateci dalle montagne di rifiuti. Per amore dei bambini, di questo quartiere e delle persone che vivono qui». È l'appello lanciato da don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo del Parco Verde, noto per il coraggio e l' impegno che mette in campo ogni giorno senza soluzione di continuità in un'area periferica spesso abbandonata dalle istituzioni. Cumuli di rifiuti di ogni genere (sacchetti di plastica, cartone, pezzi di legno, materassi e altri materiale, compreso l'umido), non raccolti ormai da giorni sono depositati a fianco dell'imponente edificio ecclesiastico. Di fronte ci sono anche alcuni locali dell' Asl destinati alla guardia medica.

L'ALLARME
Dunque un situazione preoccupante con tanti bambini, residenti e fedeli, costretti tra olezzi nauseabondi, mentre i pedoni sono impossibilitati ad utilizzare i marciapiedi perché stracolmi di spazzatura. «Inizia il grande caldo - sottolinea don Maurizio - ma non si riesce a smaltire tutta questa immondizia. I nostri amministratori non ne sono capaci», accusa. Intanto anche l'isola ecologica di via Rosselli è al collasso. Sul posto ci sono ingombranti accumulati in quantità fuorilegge, medicinali, toner ed altri materiali «parcheggiati» in cassoni da tempo. Un contesto non lontano da quello in cui versa l'intera città per la mancata raccolta dei rifiuti o per la raccolta a singhiozzo, dovuta allo stato di agitazione dei circa 90 dipendenti della Buttol Srl (la ditta affidataria del servizio di raccolta dei rifiuti), proclamato dai sindacati di categoria Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel Campania, per il mancato rispetto delle norme contrattuali su stipendio e sicurezza. Da annotare che a causa dell'emergenza il Comune (attualmente amministrato da una commissione straordinaria) ha autorizzato la Buttol Srl a raccogliere tutti i rifiuti in strada indistintamente, vanificando di fatto la raccolta differenziata dei contribuenti, che pagano a loro parere «salatissime bollette» per un servizio «del tutto inadeguato». La rivolta dei residenti ha portato anche al lancio della spazzatura per strada con traffico veicolare in tilt. Ma la grave situazione potrebbe avviarsi verso una soluzione penale a carico di eventuali responsabili. Ci sono delle indagini in corso da parte di Nas e carabinieri.

 

LA CLASSIFICA
Intanto la mancata raccolta dei rifiuti ha inciso negativamente sulla percentuale della raccolta differenziata, scesa qualche mese addirittura a poco sopra il 20 per cento (il minimo storico degli ultimi 10 anni) e relegando così Caivano su circa 600 comuni nei bassifondi della relativa classica regionale.
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