«Non iscritti all'ordine: così sono abusivi», rischio licenziamento per 149 infermieri dell'Asl Napoli 3 Sud

«Non iscritti all'ordine: così sono abusivi», rischio licenziamento per 149 infermieri dell'Asl Napoli 3 Sud
di Fiorangela d'Amora
Domenica 9 Giugno 2019, 12:00
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Esercizio abusivo della professione infermieristica, a rischio 149 paramedici all'interno dell'Asl Na3Sud. Si tratta di lavoratori che non hanno l'iscrizione all'Opi (ordine professionale infermieri) e che ora avranno trenta giorni per sanare le loro posizioni per non rischiare il posto.

Il controllo dell'azienda sanitaria è partito dalla richiesta della Regione Campania di verificare le posizioni degli infermieri. La lista è stata stilata e diffusa nei presidi ospedalieri di Nola, Castellammare, Gragnano, Boscotrecase, Torre del Greco, Sorrento, Vico Equense e in tutti i distretti e dipartimenti della Napoli3. Con una nota del 3 giugno scorso, il direttore delle risorse umane Giuseppe Esposito chiede ai direttori dei nosocomi di comunicare ai dipendenti di «provvedere all'immediata iscrizione all'Opi onde evitare il procedimento disciplinare».
 
Il documento è la conseguenza di una comunicazione, datata 25 maggio, del presidente dell'ordine delle professioni infermieristiche di Napoli, Ciro Carbone. «In mancanza di iscrizione - scrive Carbone - si provvederà ad attivare il relativo procedimento disciplinare teso al licenziamento, tenuto conto che a tutt'oggi tale personale esercita alle vostre dipendenze le professioni infermieristiche abusivamente». Il presidente aggiunge: «In mancanza di un riscontro entro trenta giorni sarò costretto a sporgere denuncia querela alle autorità competenti». Un messaggio chiaro.

Il conto alla rovescia è partito ad inizio giugno e dall'ufficio personale dell'Asl sono in corso verifiche. «In questa vicenda noi siamo terzi, rispetto ad una richiesta regionale. Faremo tutto ciò che ci compete - precisa la manager dell'Asl Na3Sud Antonietta Costantini - ma siamo certi che tutti si metteranno in regola, si tratta di un preavviso che solo come ultimo passo prevede il licenziamento. Per ora invitiamo tutti i nostri dipendenti a regolare le proprie posizioni, c'è una norma da rispettare». Il numero alto di infermieri senza iscrizione apre però un caso all'interno dei nosocomi della provincia di Napoli, dove lavorano per la maggior parte professionisti over 60. «Circa 30 anni fa l'Albo professionale non era obbligatorio, - spiega Carmine Esposito della Fsi-Usae - c'era il collegio che raggruppava gli infermieri. Poi siamo passati ad ordine professionale con obbligatorietà sia nel pubblico che nel privato».

Una regolamentazione che in tanti non hanno seguito, soprattutto coloro che esercitano la professione di infermieri da molti anni e non si sono adeguati. Le verifiche in corso serviranno ad attestare se alcuni dei professionisti siano iscritti ad un albo di un'altra provincia o se non hanno mai effettuato tale registrazione. Nell'ambito della carenza ormai cronica personale negli ospedali a sud del Vesuvio, il procedimento che potrebbe colpire un numero elevato di paramedici è un'eventualità che si spera di scongiurare.
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