Rissa al Vomero vicino al McDonald's, pene ridotte ai giovanissimi del branco

Rissa al Vomero vicino al McDonald's, pene ridotte ai giovanissimi del branco
di Giuseppe Crimaldi
Lunedì 30 Maggio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 10:55
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Riduzione di pena per i due giovanissimi imputati di tentato omicidio dopo una rissa scoppiata al Vomero. La sera del 9 dicembre del 2017 seminarono il terrore nel cuore della zona collinare, aggredendo e ferendo a colpi di coltello alcuni coetanei, a loro avviso colpevoli solo del fatto che da altri quartieri cittadini avevano osato invadere la loro zona.

All'ingresso del McDonald's di via Merliani si scatenò il panico, e per un pelo un 15enne non ci rimise la vita: uno dei fendenti inferti con inaudita violenza gli sfiorò il polmone.

Per quei fatti vennero indagati e poi arrestati sei giovani: quattro minorenni e due maggiorenni. E per due dei più giovani si celebrò, con la formula del rito abbreviato, il processo di primo grado che si concluse con condanne molto pesanti: otto anni e sei mesi per all'epoca sedicenne V.B. e sei per il coetaneo, A.C. All'esito del processo di appello, conclusosi qualche giorno fa, i giudici hanno sensibilmente ridotto quelle pene: due anni e otto mesi per il primo (che rispondeva di tentato omicidio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale), difeso dall'avvocato Gianluca Fiore; e un anno e 10 mesi per il secondo, assistito dall'avvocato Giuseppe Biondi. Qual è il motivo che ha determinato una così robusta riduzione della pena inflitta in primo grado? Ha prevalso la tesi difensiva, che analizzando i fatti e le condotte degli imputati è giunta alla conclusione che non si trattò di tentato omicidio. Il capo d'imputazione (e la relativa qualificazione del reato) è stato così derubricato a lesione personale aggravata. 

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Una vicenda terribile e dai contorni assai inquietanti, quella scatenata dalla follia del branco di ragazzini: le indagini dimostrarono che si accanivano contro altri gruppi di coetanei puntandoli sempre nei pressi del Mc Donald's per poi sentenziare: «Da qui ve ne dovete andare, questa è zona nostra». E per chi osava opporsi al diktat erano botte da orbi, se non addirittura coltellate. Dopo il verdetto di primo grado a tutti gli imputati venne concesso il beneficio della messa alla prova, al cui termine due si conclusero positivamente ed altrettante furono revocate. 

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