Rissa tra parenti a Pozzuoli, 46enne ucciso con una coltellata al cuore dopo una lite di condominio

Rissa tra parenti a Pozzuoli, 46enne ucciso con una coltellata al cuore dopo una lite di condominio
di Gennaro Del Giudice
Domenica 11 Luglio 2021, 11:11
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Una lite tra parenti, nata per la gestione delle quote condominiali, finita con un morto e quattro feriti. Teatro della tragedia via Pisciarelli, all'interno del quartiere popolare di Agnano, a Pozzuoli. La vittima è Alessandro Cristian Amato, 46 anni, incensurato nativo di Gallarate, ucciso con una coltellata all'emitorace sinistro all'altezza del cuore. L'uomo è spirato durante il tragitto verso il pronto soccorso dell'ospedale San Paolo di Fuorigrotta. Una disperata corsa in ambulanza che non è bastata per salvare la vita al 46enne, vittima di una furibonda lite scoppiata nel pomeriggio di ieri davanti al portone del condominio dove viveva con la propria famiglia. 

Un pomeriggio di follia quando erano passate da poco le 18. Dopo le urla e le minacce, si è passati alle mani: calci, pugni, schiaffi, poi è spuntato un coltello con il quale Amato è stato colpito da un solo fendente all'altezza del cuore, che è risultato fatale. Caduto a terra, in una pozza di sangue, è stato soccorso e trasportato in ospedale dove è arrivato morto. Sul posto, verso le 19, sono giunti i carabinieri della stazione di Pozzuoli allertati da alcuni residenti che avevano segnalato una rissa al 112: al loro arrivo nessuna traccia delle persone coinvolte nelle violenze, che sarebbero almeno sei, tutti uomini. Di questi, oltre alla vittima, quattro sono finiti al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo per le ferite mentre altre persone sono in corso di identificazione. Bisognerà capire, soprattutto, chi tra loro ha inferto la coltellata fatale. Alla base delle violenze ci sarebbero state motivi di natura condominiale, in particolare dettate dalla gestione delle quote mensili e delle parti comuni della palazzina doveva la vittima viveva con i propri familiari.

Un edificio, nel quartiere popolare di Agnano al confine tra Pozzuoli e Napoli, occupato quasi interamente da nucei familiari legati tra loro da vincoli di parentela. Fratelli, zii, nipoti che negli ultimi tempi, secondo quanto ricostruito, avevano avuto diversi screzi. Tensioni mai sopite, che già nelle ultime settimane avevano dato vita a momenti di forte criticità. Fino al tragico epilogo di ieri pomeriggio quando Alessandro Amato, sceso di casa per alcune commissioni, ha incontrato in cortile i parenti. Un incontro fortuito, che ha fatto accendere gli animi. In pochi minuti dalle urla e le minacce si è passati alle mani. 

 

Almeno sei persone avrebbero preso parte alla rissa davanti agli occhi terrorizzati dei condomini e dei passanti. Violenze andate in scena per lunghissimi minuti, in cortile, davanti a giovani e bambini, proseguite lungo la strada e terminate finalmente davanti a una pizzeria dove la vittima è stata soccorsa, mentre dalle finestre i parenti urlavano imprecando di smetterla. I feriti sono poi stati soccorsi dagli stessi familiari e dai passanti e dopo le cure di sanitari del 118 giunti sul posto sono stati trasferiti tutti in ospedale, compreso il 46enne che purtroppo non ce l'ha fatta a causa di una profonda ferita al cuore. La salma è stata sequestrata dal magistrato di turno e nella notte trasferita presso il centro di medicina legale del II Policlinico di Napoli dove sarà effettuata l'autopsia che servirà a stabilire le esatte cause che hanno portato al decesso.

Nel frattempo è caccia all'assassino. Sul luogo del delitto gli uomini della Scientifica sono rimasti a lungo, alla ricerca di tracce utili per risalire all'identità dell'assassino e i carabinieri della stazione e del nucleo operativo di Pozzuoli, che per ore hanno ascoltato parenti e vicini della vittima. Interrogati gli altri feriti coinvolti nella rissa. I quattro, raggiunti dai militari in ospedale, non sono in pericolo di vita. Si cerca anche il coltello utilizzato per sferrare il colpo mortale. 

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