Rubano il furgoncino dei bimbi disabili,
attivata raccolta fondi per ricomprarlo

Rubano il furgoncino dei bimbi disabili, attivata raccolta fondi per ricomprarlo
di Mariagiovanna Capone
Lunedì 9 Dicembre 2019, 22:04 - Ultimo agg. 19 Marzo, 23:14
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La trama è proprio quella di una favola di Natale. Una storia dickenziana a lieto fine che ricorda come gli Scrooge di oggi siano criminali senza scrupoli che non hanno avuto rispetto nemmeno di bambini ammalati gravi. Nei giorni scorsi è stato rubato in via Caldieri il pulmino per il trasporti dei disabili della onlus «A Ruota Libera», parcheggiata nei pressi della sede de «La Casa di Matteo», che ospita neonati e bambini affetti da gravi patologie che le famiglie hanno abbandonato, nata con lo scopo di donare loro un luogo non solo che li accolga come pazienti o malati terminali, ma soprattutto amati come figli, e accompagnarli verso il loro destino nel calore familiare che non hanno mai conosciuto.

Appresa la notizia, Giuseppe Palumbo e Gabriella Marotta di Wg Consulenze hanno deciso di farsi avanti per aiutare l’associazione nel pagamento del leasing di un nuovo furgoncino. Così hanno fatto partire una raccolta fondi destinati alla onlus su Paypal e fino al 6 gennaio destineranno per ogni consulenza un contributo di 2 euro finalizzato alla colletta solidale. Il gruppo è infatti specializzato in consulenza di marchi di lusso per combattere la contraffazione e offre consulenze gratuite ai potenziali acquirenti di tali marchi attraverso l’e-commerce per evitare che incappino in truffe o fake. Per questo Natale quindi è hanno deciso di chiedere un obolo simbolico: «Perché non sensibilizzare i singoli utenti di Wg che si accingono a chiedere un parere gratuito per comprare accessori di lusso di centinaia di migliaia di euro?» spiega Palumbo.

«Ringraziamo la Wg Consulenze la lodevole iniziativa lanciata in favore dei bambini della Casa di Matteo. Uno dei nostri piccoli è ricoverato in ospedale da tre mesi ormai, ma noi non lo abbandoniamo: i nostri operatori e preziosissimi volontari gli tengono compagnia 24 ore al giorno e paghiamo delle infermiere che gli garantiscono assistenza anche di notte. Una spesa impegnativa che proveremo a coprire grazie alle donazioni, oltre al leasing per un nuovo furgoncino, e permettere di trasportare i nostri bambini in ospedale per le terapie di cui hanno bisogno o per le emergenze, e, quando possibile, a fare una passeggiata. Purtroppo non possiamo permetterci di aspettare e di rimandare, i nostri piccoli non hanno una lunga aspettativa di vita. Per noi ogni giorno in più trascorso con loro è una conquista e ogni loro sorriso è una vittoria. È per questo che è nata la Casa di Matteo» precisa Luigi Volpe, papà di Matteo che collabora con la onlus. C’è quindi bisogno di sostenere «La Casa di Matteo» e aiutarli in questo momento difficile.

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