Rubano furgone per disabili e anziani nel Napoletano, la cooperativa lancia un appello ai ladri

Rubano furgone per disabili e anziani nel Napoletano, la cooperativa lancia un appello ai ladri
di Elena Petruccelli
Mercoledì 3 Marzo 2021, 10:58 - Ultimo agg. 12:41
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Rubano un furgone per il trasporto dei disabili e di anziani. È accaduto a Casavatore, in viale Michelangelo, ieri sera intorno alle 19.00.Si tratta di un Doblò in comodato d’uso alla  cooperativa sociale La Gioiosa, dotato di pedana per disabili, donato quattro anni fa, grazie ad una raccolta fondi dei commercianti del territorio tra Casoria, Arzano, Arpino e Casavatore. Una visita a un anziano in serata, e dopo poco più di mezz’ora, il mezzo sparisce. Il furgone veniva impiegato per un servizio taxi gratuito, per accompagnare disabili e anziani per commissioni varie come agli uffici postali o all’Asl, oppure per spostamenti fuori comune, per raggiungere ospedali e cliniche per visite, per quanti non possono sostenere il costo di un’ambulanza. Un servizio gratuito che interessa tutto l’Ambito 18, e proprio in questi giorni sarebbe iniziato il trasporto over 80 per le vaccinazioni. 

La cooperativa è di Casoria, nata nel 1984, e il vicepresidente Silvio Schettino spiega come appena un mese fa, fuori la sede in viale Europa, si è consumato il furto della sua auto, a maggio l’auto di un collaboratore, e ancora un altro episodio in cui gli uffici sono stati messi a soqquadro. È grande lo sconforto degli operatori perché vedono brutalmente interrotto un servizio vitale per queste famiglie. Commenta Silvio Schettino: «Invito chi ha commesso questo furto a restituire il furgone.

Sono state colpite le persone più delicate della società, vi chiediamo solo di pensare a loro e di darci la possibilità di riprendere il nostro lavoro». 

Il doblò non passa inosservato, ovviamente non solo per le sue misure e attrezzature interne, ma anche perché è vistosamente tappezzato dai loghi degli sponsor, i commercianti della zona che lo hanno donato alla cooperativa. Conclude Schettino: «L’unico atto che potete fare è restituirlo». 

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