Ucraina, l'arcivescovo Battaglia: «La diocesi di Napoli si mobiliti per accogliere i profughi»

Ucraina, l'arcivescovo Battaglia: «La diocesi di Napoli si mobiliti per accogliere i profughi»
Lunedì 28 Febbraio 2022, 19:22 - Ultimo agg. 19:49
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L'arcivescovo don Mimmo Battaglia, presidente della Caritas diocesana, in contatto con Caritas Italiana, in riferimento all'emergenza umanitaria conseguente al conflitto in atto tra Ucraina e Russia, chiede ai parroci, ai religiosi e alle religiose della Diocesi di individuare la disponibilità di accoglienza per i fratelli e le sorelle profughi, comunicando all'indirizzo ufficiocaritas chiesadinapoli.it, il numero di posti.

«Ogni conflitto porta con sé morte e distruzione, provoca sofferenza alle popolazioni, minaccia la convivenza tra le nazioni.

Per questo i vescovi del Mediterraneo - riuniti a Firenze per l'incontro Mediterraneo frontiera di pace hanno espresso preoccupazione e dolore per lo scenario drammatico in Ucraina e hanno fatto appello alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche perché tacciano le armi. In questo momento difficile, c'è un grande bisogno di unità, sostegno, abbiamo bisogno di sentire che non siamo soli». Don Vyacheslav Grynevych, direttore della Caritas-Spes Ucraina, dopo il precipitare degli eventi e l'attacco da parte della Russia rilancia con forza un appello alla solidarietà.

«Una situazione drammatica che avrà ripercussioni non solo militari. Molti civili sono e saranno infatti sempre più coinvolti nei bombardamenti che stanno colpendo diverse città del paese. C'è inoltre molta preoccupazione per l'enorme numero di profughi che sta cercando di lasciare le proprie città e le proprie case, per trovare riparo in altre zone dell'Ucraina o nei Paesi confinanti. ®Vi chiediamo di starci vicino con la solidarietà e la preghiera», ha detto Tetiana Stawnychy, presidente di Caritas Ucraina, assicurando che al momento tutti gli operatori della Caritas sono illesi e si stanno prodigando per far fronte all'emergenza.

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I 19 centri presenti su tutto il territorio - una rete capillare tramite la quale la Caritas dal 2014 ha aiutato 826.500 persone, assistendole nei loro bisogni primari - hanno ora più che mai necessità di rifornimenti e attrezzature per rispondere all'attuale emergenza. Attraverso questi centri e altre strutture che man mano si rendono disponibili, si stanno distribuendo generi alimentari, prodotti per l'igiene, acqua potabile, e prodotti per il riscaldamento, si sta fornendo assistenza sanitaria, supporto psicologico, assistenza alle persone anziane rimaste sole ed accoglienza. Particolare attenzione è rivolta ai minori, in parte alloggiati presso 22 case famiglia, ma soprattutto ai tanti bambini ospitati negli orfanotrofi pubblici. 

La Caritas ha messo a disposizione nella parte più occidentale del paese 5 strutture di accoglienza dove assistere questi bambini. Caritas Italiana ha avviato una raccolta fondi, mettendo subito a disposizione un primo contributo di 100.000 euro per i bisogni immediati e resta accanto alla Caritas in Ucraina ed alla popolazione tutta. Ô possibile sostenere il popolo ucraino tramite la Caritas diocesana, attraverso i canali di sempre, utilizzando come causale ®Aiuti Caritas Ucraina¯: Conto Corrente Postale 14461800 intestato a «Caritas Italiana Opera Diocesana di Assistenza di Napoli»; conto Banca Intesa San Paolo intestato ad «Arcidiocesi di Napoli - Caritas Diocesana Napoli», Iban: IT 60 G 03069 09606 100000006483; conto Banca Unicredit SPA intestato a «Caritas Diocesana Napoli», Iban: IT 56 Q 02008 03451 000400883868; oppure versando direttamente al Tesoriere della Caritas Diocesana, Dr. Sergio Alfieri, tutti i giorni dal lunedì al giovedì, dalle ore 10 alle ore 13 (081.5574338 - 081.5574260). La Caritas di Napoli non effettua raccolte di vestiti, generi alimentari, medicinali, coperte o qualsiasi altro bene in quanto non possiamo garantire il trasporto di questi prodotti vista la situazione di conflitto in atto e le procedure doganali. Caritas Napoli invita, gentilmente, le Caritas sul territorio della Diocesi ad attenersi a questa indicazione 

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