Salvini, accesso blindato ai contestatori: «Le strade di Napoli non sono dei leghisti»

Salvini, accesso blindato ai contestatori: «Le strade di Napoli non sono dei leghisti»
di Paola Marano
Venerdì 11 Settembre 2020, 22:26
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Da un lato la piazza di Matteo Salvini, dall’altro quella dei movimenti antifascisti e antirazzisti che si sono radunati a Largo Berlinguer, a pochi metri dal palco su cui leader del Carroccio ha tenuto il suo comizio, per manifestare contro la visita di quello che hanno definito il «senatore dell’odio».
 
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«Leghista terrone scuorno del meridione» recitava lo striscione che ha aperto il corteo dei contestatori. In centinaia hanno sfilato pacificamente dalla metro di Toledo in direzione di piazza Salvo D’Acquisto, dove i manifestanti sono poi stati bloccati da un cordone della polizia in tenuta antisomossa. Piccoli attimi di tensione tra attivisti e forze dell’ordine soltanto quando il corteo si è rispostato al punto di partenza, ed è stato nuovamente impedito l’ingresso in piazza Matteotti. Un gruppo isolato di manifestanti è riuscito ad avvicinarsi all’estremità della piazza e a fischiare e indirizzare cori a Salvini da lontano.

Al centro delle rivendicazioni dei contestatori proprio le ingenti misure di sicurezza adotattate per chiudere ogni via di accesso. «Una città blindata totalmente per garantire un'ora di comizio a Salvini, le linee dei mezzi sono deviate, non si può parcheggiare la macchina. Ci sembra ridicolo –  ha sottolineto  Edoardo Sorge, tra gli animatori della protesta - Questa è una piazza traversale che non cede alle provocazioni di Salvini e dice che le strade di Napoli sono nostre e non dei leghisti». 
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