Aveva solo 23 anni, quando sacrificò la sua vita per salvarne altre 22. Un eroe che, dopo 79 anni, viene ricordato come esempio di coraggio e fedeltà soprattutto per le giovani generazioni. Nella piazza che porta il suo nome a Napoli, dove c’è il monumento che lo ricorda, questa mattina si è svolta la commemorazione del settantanovesimo anniversario della morte del vice brigadiere dei carabinieri Salvo D’Acquisto, che il 23 settembre 1943 si sacrificò per salvare un gruppo di civili innocenti durante un rastrellamento delle truppe naziste. Un gesto che gli valse il riconoscimento della medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Una storia che, ancora una volta, è stata ripercorsa attraverso il ricordo nel corso della mattinata dedicata alle celebrazioni. Il giorno precedente la morte del carabiniere - 79 anni fa - l’esplosione di alcune casse di munizioni uccise un soldato tedesco e ne ferì altri due.
Oggi, dopo 79 anni da quel gesto eroico e a due anni dal centesimo anniversario della nascita, i carabinieri hanno commemorato il suo sacrificio. A Napoli il comandante interregionale “Ogaden” generale di corpo d’armata Andrea Rispoli, insieme al comandante provinciale dei carabinieri di Napoli generale Enrico Scandone, ha deposto un cuscino di fiori sulla tomba dell’eroe nella basilica di Santa Chiara, alla presenza degli alunni della Levi-Alpi di Scampìa accompagnati dalla dirigente scolastica Rosalba Rotondo. Successivamente è stata deposta una corona d’alloro sul monumento nella piazza a lui intitolata.