Napoli: Salvo D'Acquisto, il ricordo di un eroe tra inno nazionale e “Bella ciao”

Napoli: Salvo D'Acquisto, il ricordo di un eroe tra inno nazionale e “Bella ciao”
di Valentina Bonavolontà
Martedì 28 Settembre 2021, 19:56 - Ultimo agg. 25 Marzo, 01:51
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"La mia vita in cambio di quella dei prigionieri": è con questa frase che 78 anni Salvo D'Acquisto, vice brigadiere dei Carabinieri, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria, salvò 22 anime innocenti dai proiettili nazisti.

Una corona di alloro è stata deposta, questa mattina, in piazza Carità a Napoli per ricordare il sacrificio di Salvo D'Acquisto. La memoria del suo gesto è stata celebrata oggi alla presenza del prefetto di Napoli, Marco Valentini, il generale di corpo d'armata Mezzavilla (comandante interregionale carabinieri "Ogaden"), il generale Jannace (comandante della legione carabinieri Campania), e il generale Sandone (comandante provinciale dei carabinieri di Napoli) si è celebrata la commemorazione del vice brigadiere napoletano che offrì la propria vita per salvare 22 cittadini di Torrimpietra che un reparto delle SS tedesche si accingeva a fucilare. 

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Appena 24 ore prima un soldato tedesco fu ucciso e altri due rimasero feriti a causa dell’esplosione di una cassa di munizioni. Benché si fosse trattato di un incidente, le truppe d’invasione lo ritennero una spregiudicata imboscata organizzata dagli italiani. L’ufficiale nazista al comando, nonostante il militare italiano avesse più volte provato a persuaderlo, ordinò di rastrellare 22 persone a caso tra le abitazioni del piccolo paese della provincia romana e le fece condurre ai piedi della Torre di Palidoro.
Inutile il loro interrogatorio, nessuna delle parole pronunciate fu ascoltata.

I fucili erano già puntati, carichi, ma poco prima che facessero fuoco Salvo D’Acquisto decise di rivolgersi al nazista, offrendo nuove speranze ai 22 innocenti: “Offro la mia vita in cambio della loro liberazione!”. Queste le parole rivolte a gran voce, davanti agli sguardi atterriti e increduli dei condannati a morte, già costretti a scavarsi la fossa con le proprie mani.

La sua immolazione non fu vana e quando alle 17:15 il Feldwevel Hansel Feiten diede l’ordine di far scattare i grilletti, Salvo D’Acquisto regalò nuova vita a 22 anime innocenti ed eterna eco al suo nome. “Viva l’Italia!” gridò poco prima di spirare e oggi, dopo 78 anni da quel giorno, l’Arma dei Carabinieri celebra l’eroismo del vice brigadiere napoletano.

In piazza per celebrare Salvo D’Acquisto un bagno di folla, tra carabinieri, curiosi e istituzioni, anche membri storici dell’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia che, dopo l’inno nazionale, hanno intonato con pugno alzato “Bella Ciao”. 

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