Oggi l'ultimo saluto a Ginevra, la bimba uccisa dal papà nel Napoletano: sul manifesto niente cognome

Oggi l'ultimo saluto a Ginevra, la bimba uccisa dal papà nel Napoletano: sul manifesto niente cognome
di Francesco Gravetti
Giovedì 18 Luglio 2019, 07:30 - Ultimo agg. 13:52
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«In cielo c'è un angelo in più che sorride, la piccola e dolce Ginevra». C'è scritto così sul manifesto che annuncia i funerali della bambina di soli 16 mesi uccisa lunedì scorso a San Gennaro Vesuviano, lanciata dalla finestra dal papà Salvatore Narciso, che poi a sua volta si è buttato giù ed ora è in ospedale, piantonato dalle forze dell'ordine ed accusato di omicidio (ma non arrestato). Accanto al nome della piccola, nient'altro, nemmeno il cognome. E poi l'invito: niente fiori, ma opere di bene a favore dei bambini.
 
Il rito funebre si terrà questa mattina: la salma della bambina arriverà alle 9 nella chiesa dei santi Anna e Gioacchino. La messa, invece, sarà celebrata alle 10,30. Per l'occasione, il viceprefetto Erminia Ocello, che amministra il Comune vesuviano dopo lo scioglimento del consiglio comunale, ha proclamato il lutto cittadino: «La profondità del male che ha colpito e stravolto l'intera cittadinanza, pur rendendo duro il nostro volto come pietra, non ci ha annichilito, ma è diventata la molla che ci fa reagire, innescando in tutti un processo di profonda tensione verso un più grande e profondo bene per gli uomini e le donne che abitano il territorio», ha scritto il viceprefetto in una nota.

Ancora ieri, l'abitazione di via Cozzolino dove è avvenuto il tragico episodio è stata oggetto di un andirivieni di persone. Ad accoglierle, la madre di Ginevra, Agnese D'Avino e tutti i suoi parenti. Assenti, invece, i parenti del marito, presunto assassino della bambina: la distanza tra le due famiglie si evince pure dal manifesto, dove nessuno dei congiunti di Salvatore Narciso viene nominato. L'uomo, nei confronti dei quali non è stata emessa ancora alcuna misura cautelare, è difeso dal fratello, avvocato di Caserta.

Ieri, peraltro, è stata una giornata importante anche sul fronte delle indagini: i medici hanno effettuato l'autopsia sul corpo di Ginevra. Si tratta di un esame decisivo, che servirà a chiarire ulteriormente la dinamica del delitto. Non a caso, i periti si sono soffermati in maniera particolare su eventuali segni sul corpo della bimba, precedenti alla caduta dal secondo piano, per capire se il gesto del lancio dalla finestra è stato improvviso e repentino o se è stato preceduto da altro. Resta da interrogare Salvatore Narciso, finora non in condizioni di parlare. E resta da sentire ulteriormente tutti i testimoni ed i protagonisti di questa assurda vicenda. Importante è anche la testimonianza di Agnese D'Avino, mamma di Ginevra e moglie di Salvatore: con lei l'uomo aveva litigato quella mattina ed anche i giorni precedenti, mentre erano al mare. La donna, che fa il medico, non ha visto la terribile scena del lancio dalla finestra, ma ha sentito un tonfo e si è precipitata in giardino, dove ha pure provato a rianimare la figlioletta.
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