San Gregorio Armeno «scalda i motori» per la riapertura ma resta il rischio crisi economica

San Gregorio Armeno «scalda i motori» per la riapertura ma resta il rischio crisi economica
di Antonio Folle
Sabato 5 Dicembre 2020, 19:40 - Ultimo agg. 20:04
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San Gregorio Armeno si sta preparando di gran lena alla tanto attesa riapertura delle attività commerciali. Da domani infatti, usciti ufficialmente dalla zona rossa, anche i negozi della strada dei pastori riapriranno finalmente i battenti, ma l'umore dei commercianti è diviso tra un cauto ottimismo e catastrofiche previsioni per il prossimo futuro. Con la promozione della Campania in zona arancione, almeno per il momento, solo i napoletani potranno visitare la strada dei pastori. Ancora off limits il transito di visitatori proveniente da fuori Comune e da fuori Provincia. Una fetta significativa di incassi andrà così definitivamente persa. 

Chi ha potuto in queste settimane ha tentato di arginare le perdite con le vendite online, ma nonostante gli sforzi - ed una promozione battente anche sui social - le vendite, salvo poche eccezioni, non sembrano essere decollate.

Il rischio concreto è di vedere in crisi storiche attività artigianali che sopravvivono da generazioni proprio grazie alle vendite nei tre mesi pre-natalizi. 

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«Domani finalmente riapriamo - ha spiegato Daniele Gambardella - ma sarà difficile coprire i mancati incassi di questi mesi con le poco più di due settimane di apertura che ci separano dal Natale. E' risaputo che passato Natale le vendite di San Gregorio Armeno scendono quasi a zero. Ci troveremo così a fronteggiare i mesi che ci separano da Pasqua senza aver incassato quello che ci permette di tenere aperti i nostri negozi. Abbiamo più volte chiesto aiuto al Governo, ma finora non siamo stati ascoltati». 

La crisi di San Gregorio Armeno è stata ulteriormente inasprita da alcune iniziative quantomeno discutibili, come la decisione delle due principali compagnie di navigazione italiane, che hanno proibito ai crocieristi di fare acquisti nella strada dei pastori. Scelte di cautela anti-Covid che hanno ulteriormente aggravato la crisi economica cominciata col primo lockdown dello scorso mese di marzo. 

«Ormai resta poco tempo per rientrare quantomeno delle spese sostenute in questi mesi - afferma Vincenzo Capuano - e noi abbiamo sempre lavorato in queste settimane in preparazione di una riapertura sulla quale facevamo affidamento ma che speravamo arrivasse prima. Ormai manca pochissimo all'Immacolata ed il periodo migliore per le vendite, il mese di novembre, è ormai passato. Speriamo - prosegue l'artigiano - in un aumento di presenze e di vendite a San Gregorio Armeno, visto che ci troveremo ad affrontare un altro anno senza incassi e sarà molto dura poter andare avanti». 

Nonostante tutto, però, non mancano e iniziative che potrebbero fare da volano per la tanto auspicata ripresa dei commerci. Lunedì alle 12.00 San Gregorio Armeno commemorerà ancora una volta la scomparsa di Diego Armando Maradona con una cerimonia a cui prenderà parte, tra gli altri, sui fratello Hugo.

«Per andare avanti in questo periodo così difficile confidiamo nell'aiuto dei napoletani - dichiara Gabriele Casillo dell'associazione Le Botteghe di San Gregorio Armeno - e ci auguriamo che vengano da noi in massa per fare acquisti. Il presepe, ancora più dell'albero, è la vera tradizione natalizia dei napoletani e speriamo che anche quest'anno i nostri concittadini ci faranno sentire la loro vicinanza. Stiamo lavorando tantissimo - continua Casillo - e ci stiamo preparando per la commemorazione del grande Diego Armando Maradona che faremo lunedì a mezzogiorno e per la quale abbiamo ottenuto l'adesione di Hugo Maradona. Anche in un momento così difficile - conclude - San Gregorio Armeno non dimentica le gesta sportive di un campione che ha dato lustro alla nostra città in tutto il mondo».

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