San Pietro a Patierno, la denuncia: «Il quartiere è diventato una discarica di mezzi rubati»

San Pietro a Patierno, la denuncia: «Il quartiere è diventato una discarica di mezzi rubati»
di Antonio Folle
Sabato 16 Gennaio 2021, 16:22 - Ultimo agg. 16:28
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Decine di carcasse di scooter provenienti con ogni probabilità da furti e rapine, pezzi di auto abbandonati da anni che macerano sotto al sole o sotto alla pioggia battente insieme a lastre di amianto e ad altri rifiuti, intere automobili semi-smembrate e portate via solo dopo decine di segnalazioni fatte agli appositi uffici comunali. Questa è l'attuale situazione di San Pietro a Patierno, un quartiere dove la vita è resa difficile dalle ormai note carenze nei controlli - carenze ancora più evidenti nei quartieri di periferia - che mettono il territorio alla mercé di criminali e di abusi di ogni tipo. Da diverse settimane lo sversamento notturno di carcasse di auto e moto è in costante crescita e comincia a rappresentare un problema per gli stessi addetti del Comune che non riescono a tener testa all'impressionante ritmo degli sversamenti.

 

Via Cupa del Principe, strada di confine tra il quartiere di San Pietro a Patierno e Poggioreale - territorio di competenza della IV Municipalità - è forse il simbolo di un abbandono che negli anni ha fatto più volte fatto gridare allo scandalo.

Una intera porzione della strada è letteralmente invasa da rifiuti di ogni genere a cui si aggiungono gli immancabili pezzi di auto e moto sfasciate nei tanti "scassi" abusivi della zona che si servono poi delle stradine isolate per smaltire quanto risulta essere invendibile sul mercato nero dei pezzi di ricambio.

Il servizio del Comune di Napoli addetti alla rimozione delle carcasse delle auto e dei motorini rubati hanno dei tempi tecnici per lo smaltimento. Dieci giorni se la carcassa è priva di targa, fino a trenta giorni se il veicolo - o i pezzi rinvenuti - sono in qualche modo identificabili. Tempi che, però, non sempre vengono rispettati proprio a causa dell'enorme mole di lavoro necessaria per tenere pulito un territorio di periferia che è, allo stesso tempo, confine con diversi Comuni dell'hinterland.

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«Da settimane denunciamo questa situazione - ha affermato il consigliere del settimo parlamentino Giuseppe Grazioso - ma non siamo mai riusciti a venire a capo del problema. Nelle scorse ore, grazie anche alle numerose pec inviate ai servizi tecnici del Comune di Napoli, finalmente qualcosa si è mosso, con la rimozione di alcuni veicoli abbandonati che giacevano in strada da alcuni giorni. Resta da fare il grosso del lavoro - prosegue l'esponente della Municipalità di Secondigliano, San Pietro a Patierno e Milano - che consiste non solo nella rimozione delle carcasse che ancora stazionano in strada, ma soprattutto nel potenziamento dei controlli sul territorio che è praticamente abbandonato a se stesso».

Il quartiere di San Pietro a Patierno è solo uno dei tanti quartieri di periferia che risentono dello spinoso problema degli sversamenti selvaggi che arrivano da fuori Comune. Una brutta "gatta da pelare" per palazzo San Giacomo che ha più volte tentato di porre rimedio potenziando - sia pure temporaneamente - i controlli nelle periferie cittadine. Pianura, Ponticelli, Chiaiano e Piscinola sono gli altri territori di confine dove l'azione dei famigerati "svuota cantine" è più intensa. 

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