San Vitaliano, i furbettI del cartellino
a un passo dalla pensione

San Vitaliano, i furbettI del cartellino a un passo dalla pensione
di Carmen Fusco
Domenica 16 Febbraio 2020, 10:03
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Prima timbravano e poi, invece di mettersi a lavorare, andavano al bar oppure a fare shopping. I furbetti del cartellino questa volta sono impiegati del Comune di San Vitaliano e la condotta fraudolenta è il clichè, il copione ormai consolidato che dal Nord al Sud dell'Italia continua a essere recitato da numerosi dipendenti pubblici disonesti. Due i lavoratori che sono incappati nell'inchiesta condotta dai carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna e coordinata dalla procura della Repubblica di Nola, guidata da Anna Maria Lucchetta: si tratta di un uomo di 65 anni, impiegato nel settore delle politiche sociali, e di un suo collega di 57 anni, addetto ai servizi cimiteriali. A incastrare i lavoratori assenteisti sono state le sequenze registrate dagli impianti di videosorveglianza che li hanno immortalati mentre passavano il badge e poi si davano alla macchia in altri luoghi, come bar e negozi. Qualche volta perfino per strada dove i carabinieri li hanno sorpresi a passeggiare. Shopping, colazione e qualsiasi altra attività pur di non lavorare. Un comportamento ripetuto più volte da quando, alla fine dello scorso anno, l'inchiesta nel piccolo centro dell'area nolana ha preso il via. Alla fine del 2019, infatti, i carabinieri in servizio alla stazione di San Vitaliano hanno notato atteggiamenti sospetti e hanno deciso di vederci chiaro dando vita all'inchiesta che prima ha confermato la tesi investigativa e poi è scaturita nell'emissione dei provvedimenti contro i due impiegati finiti nel mirino.

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I due furbetti del cartellino non solo sono stati incastrati dalle telecamere ma sono stati anche seguiti dagli uomini dell'Arma che così hanno potuto ricostruire minuto dopo minuto la giornata lavorativa tipo dei due impiegati. Ieri l'esecuzione delle misure emesse dal Gip del tribunale di Nola. L'addetto alle politiche sociali e quello ai servizi cimiteriali sono ora accusati di assenteismo, truffa aggravata e falsità commessa da pubblico ufficiale. Ad eseguire i provvedimenti, che consistono nell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, sono stati i militari della stazione di San Vitaliano che si trova a pochi passi dal municipio. Secondo le ricostruzioni effettuate dagli investigatori i due lavoratori trascorrevano anche un'ora, un'ora e mezza fuori dall'ufficio, magari passeggiando, oppure facendo acquisti o semplicemente dentro un bar a prendere il caffè. Tutto meticolosamente documentato dai carabinieri che gli sono stati alle costole per alcuni mesi senza che loro se ne accorgessero o che si insospettissero. Al municipio di San Vitaliano attualmente lavorano 25 dipendenti, altri proprio negli ultimi mesi sono andati in pensione e uno dei due lavoratori finiti sotto inchiesta, quello di 65 anni, sarebbe rimasto in servizio soltanto un altro anno.
LE REAZIONI
Adesso si attendono le azioni del Comune nei confronti degli impiegati infedeli. «Plaudo all'inchiesta dei carabinieri - dice il sindaco Pasquale Raimo - e attendo di conoscere i dettagli dell'operazione per poi prendere i necessari provvedimenti a tutela degli interessi dei cittadini e dell'ente. Abbiamo il dovere di difendere le tante persone perbene che operano con dedizione, senso di responsabilità e del dovere restando spesso in ufficio anche oltre l'orario di servizio». Si attendono sviluppi, insomma, che potrebbero arrivare già domani quando gli uffici del municipio riapriranno dopo la pausa del weekend.
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