Sanità campana, De Luca: «Ospedali senza più personale, serve riorganizzarli»

Sanità campana, De Luca: «Ospedali senza più personale, serve riorganizzarli»
di Adolfo Pappalardo
Sabato 27 Agosto 2022, 09:00 - Ultimo agg. 28 Agosto, 08:55
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«Separare i codici rossi da altri codici per evitare problemi nei pronto soccorso», annuncia il governatore Vincenzo De Luca alla ripresa della sua consueta diretta settimanale sui social dopo la pausa estiva. E De Luca guarda già al prossimo autunno quando ci potrebbero essere problemi per l'aumento dei contagi e dei picchi influenzali. Una ripresa dove però, come ci si aspettava, non c'è alcun intervento di campagna elettorale. Né assist e né tantomeno attacchi, anche al suo partito, a cui ci ha abituato. Solo una generica raccomandazione a votare solo chi lo merita.

«Ad ottobre potremo avere problemi nei pronto soccorso per mancanza di personale. Stiamo lavorando ad una modifica organizzativa: vogliamo provare a separare codici rossi da altri codici per evitare affollamento e per ovviare, per quanto possibile, alla carenza di personale. «Che, ricordiamo - puntualizza - vede la Campania con 10mila dipendenti in meno nella sanità. Per questo cercheremo di fare miglioramenti organizzativi per non avere affollamenti». Con le preoccupazioni che sono tutte per il Covid. «Daremo aggiornamenti nei prossimi giorni per quanto riguarda la vaccinazione di richiamo. Stiamo aspettando di avere per metà settembre notizie aggiornate sul nuovo vaccino o sui nuovi vaccini in grado di contrastare anche la variante Omicron 5.

Quando avremo dei dati certi daremo immediatamente l'informazione aggiornata. Vogliamo evitare - puntualizza - quello che è accaduto a livello nazionale, di dare informazioni parziali e contraddittorie. Aspettiamo qualche giorno e quando avremo dati certi partiremo con una campagna di richiamo vaccinale per il Covid». Infine annuncia come «dal primo ottobre comincia la vaccinazione antinfluenzale da parte dei medici di famiglia per gli over 65 e per i pazienti fragili». Non poteva poi mancare l'allarme sulla scuola. «Ricordo che lo scorso anno, quando arrivammo al 10-15 settembre, cominciavamo ad avere i primi sintomi di una ripresa dei contagi Covid. Tutti quanti - afferma - ci auguriamo che non sia così quest'anno, ma bisogna avere gli occhi aperti e dobbiamo sapere che l'apertura dell'anno scolastico è sempre un momento estremamente importante». 

E chi si aspettava un De Luca in chiave elettorale, dall'alto della sua veste di big del Pd, ascoltandolo ieri pomeriggio ne rimane deluso. Solo raccomandazioni generali ma senza alcun attacco agli avversari. Probabile, quindi, che come per le scorse amministrative, il suo profilo rimarrà molto istituzionale senza lanciarsi affatto a capofitto nella competizione delle politiche.

«Di tutto avevamo bisogno in questo periodo tranne che una crisi di governo, un governo a mezzo servizio in una situazione che lo obbliga a prendere decisioni importanti». Per il governatore c'è stata «confusione politica che ha disturbato il mese di agosto. Ora riprendiamo le attività in una situazione non semplice, abbiamo alle porte una crisi energetica, una crisi delle bollette per le famiglie e dei problemi gravi per le aziende, le attività commerciali, turistiche, per le famiglie». 

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«Per le famiglie la situazione è pesante con bollette triplicate. Mi auguro che chiusa la fase di presentazione delle liste, sul piano politico, prevalga - aggiunge - un elemento di responsabilità politica, perché tutto possiamo consentirci meno che demagogia e accapigliamenti, e prevalga nella dialettica inevitabile un elemento di responsabilità nazionale, perché le famiglie e le imprese devono fare i conti con problemi gravi».

Poi rivolgendosi direttamente ai campani avverte: «Bisogna stare molto attenti. La cosa più facile in politica è parlare, la cosa più difficile è fare. Nelle campagne elettorali si parla molto: cercate di capire tutti chi è in grado di fare, oltre che di parlare». «Ci si può appassionare e innamorare di singole personalità politiche - aggiunge riferendosi sempre alle prossime politiche del 25 settembre - ma poi arriva il momento della verità, rappresentato dalla concretezza e dalla capacità di realizzazione. Già abbiamo avuto in Italia esperienza di fiammate e innamoramenti. Ci innamoriamo di qualche forza politica o di qualcuno, poi passano i mesi e gli anni e i palloncini si sgonfiano. Cerchiamo di essere attenti». 

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