Sanità Campania, Ronghi: «Diritto alla salute solo per i ricchi»

In foto Salvatore Ronghi
In foto Salvatore Ronghi
Martedì 18 Gennaio 2022, 13:13
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«In Campania, tra sospensione delle prestazioni ambulatoriali non urgenti nel pubblico ed esaurimento dei tetti mensili per le prestazioni del privato, la sanità sembra negata e il diritto alla salute sembra essere, sempre più, solo per i ricchi». È quanto afferma il segretario generale di Cnal, Salvatore Ronghi.

«Il presidente della regione Campania De Luca è riuscito in un “capolavoro” unico di malgoverno: dal 10 gennaio, a causa dell'aumento dei contagi da Covid-19, le prestazioni ambulatoriali nel pubblico, salvo quelle urgenti o indifferibili, sono sospese; nel contempo, l'introduzione dei tetti di spesa mensili ha determinato il tempestivo esaurimento degli stessi con il risultato che i cittadini non trovano risposte né nel pubblico né nel privato accreditato e sono costretti, solo se economicamente possono permetterselo, rivolgersi al privato», sottolinea Ronghi.

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«Il governatore De Luca è già al suo secondo mandato e vagheggia addirittura un terzo mandato - rimarca Ronghi - ma la situazione dei campani, per quanto riguarda sanità, ambiente e lavoro precipita sempre più in basso».

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