Tac e farmaci oncologici: budget finiti, ora a Napoli si paga

Tac e farmaci oncologici: budget finiti, ora a Napoli si paga
di Ettore Mautone
Mercoledì 30 Giugno 2021, 00:03 - Ultimo agg. 24 Marzo, 08:16
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Tetti di spesa e assistenza sanitaria: budget esauriti o quasi a Napoli e provincia per le attività dei centri accreditati. Cosa si paga e cosa è ancora a carico del Servizio sanitario regionale al giro di boa del mese di luglio di questa torrida estate 2021? A Napoli città da marzo scorso sono a pagamento tutte le indagini di genetica e di biologia molecolare. Analisi che i pazienti oncologici effettuano per tipizzare ad esempio la loro neoplasia dopo la prima diagnosi di tumore e che non sempre si effettua in ospedali periferici. Da metà giugno sono poi a carico del cittadino anche tutte le visite e approfondimenti diagnostici legati alla Cardiologia. In un periodo pandemico, in cui circola un virus che colpisce soprattutto l’apparato cardiovascolare, significa costringere tanti pazienti e convalescenti a prenotarsi in una struttura pubblica, con maggiore attesa e disagio per gli spostamenti fuori dal proprio quartiere. L’alternativa è pagare la prestazione nel poliambulatorio sotto casa. 

A carico del cittadino da inizio giugno sono anche tutte le attività connesse alla diabetologia: i pazienti non possono dunque usufruire dei controlli multispecialistici presso il centro di riferimento e devono rivolgersi in centri pubblici di rado organizzati in modo da dare risposte univoche con un unico accesso in un unico centro.

La prossima scadenza, fissata in agenda il 14 luglio, riguarda la diagnostica per immagini: entro due settimane anche su questo fronte i serbatoi delle risorse saranno a secco e per effettuare una tac, una risonanza, un radiografia piuttosto che un’ecografia la ricetta non sarà più spendibile nei centri accreditati.

Anche in questo caso le sole possibilità sono mettere mano al portafogli o indirizzarsi alle strutture distrettuali se dotate di apparecchiature. A Napoli c’è il centro al Corso Vittorio Emanuele e qualche distretto che si è attrezzato con tecnologie come i mammografi, soprattutto nell’ambito delle attività di screening. Il disagio per migliaia di pazienti è assicurato. Il colpo di grazia, alla medicina accreditata in città, arriverà tuttavia a fine agosto: le previsioni di spesa indicano per il 24 agosto la data presunta di esaurimento dei tetti di spesa anche per le indagini su sangue e urine. A tenere argini più alti restano solo la Medicina nucleare e la Radioterapia in accreditamento con risorse sufficienti fino a metà novembre. 

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Non va meglio in provincia: a Napoli 2 nord dal 19 giugno sono finite le risorse per la Cardiologia e il 20 giugno è terminato il budget per la Medicina nucleare. Da metà luglio toccherà alle analisi di laboratorio. Agli inizi di agosto passeranno a pagamento per il cittadino anche tutte le attività della Radiologia e della Diagnostica per immagini. Anche qui budget sufficiente fino a novembre solo per la Radioterapia. Uno scenario che con poche modifiche ritroviamo anche nella zona sud della città con le scadenze prossime del 5 e del 14 luglio per le attività rispettivamente di laboratori e ambulatori radiologici. 

La Regione ha in cantiere un provvedimento che incrocia la strada del recupero delle liste di attesa. Il decreto sostegni prevede azioni che coinvolgono a pieno titolo il privato accreditato. La Campania si è battuta per allargare la portata del decreto che agli accreditati ma il tempo stringe, il budget sta per esaurirsi e load delibera ancora non ha visto la luce. Non è un’operazione banale e va fatta con attenzione. Fonti di Palazzo Santa Lucia rivelano che il lavoro è andato avanti e i tempi per disciplinare la materia saranno brevi. Un segnale forte per scongiurare l’esaurimento precoce dei tetti disciplinato per legge e che prevede il pieno coinvolgimento delle strutture private accreditate. 

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