Questa mattina a Sant'Antonio Abate la campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato “Questo non è amore”. La Questura di Napoli in piazza Libertà con il camper che testimonia l'attività permanente della Polizia di Stato sul tema della violenza di genere.
La mattinata è stata un'occasione di incontro e confronto tra i giovani abatesi, gli agenti del commissariato di Castellammare, guidati dal primo dirigente Amalia Sorrentino e gli operatori del settore.
«Dove c'è violenza e sopraffazione non c'è amora - ha spiegato la dirigente ai giovani arrivati in piazza - oggi parliamo di violenza di genere ma anche di come vivere un rapporto tra coetanei con rispetto.
All’iniziativa, a cui ha aderito l’Amministrazione Comunale di Sant’Antonio Abate, parteciperanno operatori specializzati del centro antiviolenza “Stabiadonna”, rappresentanti delle associazioni di promozione sociale “Frida”, “Fermiconlemani” e “Il giardino segreto e del “Forum dei Giovani di Sant’Antonio Abate”. Promotrice della giornata abatese dedicata alla violenza di genere, il sindaco di Sant'Antonio Ilaria Abagnale: «Abbiamo avuto diverse segnalazioni di violenze domestiche durante la pandemia, nel nostro piccolo abbiamo fatto tanto aprendo centri di ascolto e supporto, oggi grazie alla polizia di stato parliamo ai giovanissimi».
Agli studenti dell'istituto secondario di primo grado "Mosè Mascolo" divisi in gruppi gli agenti hanno parlato a lungo, spiegando che anche gesti semplici ma di sopraffazione devono far aumentare il livello di attenzione. Oltre 100 alunni che hanno ricevuto copie della brochure “Questo non è amore”, che raccoglie storie di donne che hanno trovato il coraggio di dire "basta" alle violenze e di poliziotti che hanno saputo ascoltarle; una testimonianza dell'impegno costante della Polizia di Stato in un tema difficile e importante.