Terzo giorno di presidio a Santa Lucia dei lavoratori Apu: «La politica non risponde, resteremo qui»

Il presidio dei lavoratori Apu a palazzo Santa Lucia
Il presidio dei lavoratori Apu a palazzo Santa Lucia
di Antonio Folle
Giovedì 21 Novembre 2019, 17:46 - Ultimo agg. 18:05
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Il presidio dei lavoratori del progetto Apu a palazzo Santa Lucia è al terzo giorno. I lavoratori hanno cinto d'assedio la sede della regione Campania per chiedere al Governatore De Luca un incontro sulla spinosa vertenza che riguarda oltre 2000 lavoratori ex percettori di ammortizzatori sociali inseriti in progetti di pubblica utilità. Negli scorsi giorni, prima del presidio, i lavoratori del progetto Apu hanno dato vita ad un corteo e ad una occupazione simbolica della sede del Partito Democratico di Napoli. 

«Resteremo qui e non ci muoveremo fino a quando la Regione non si deciderà a darci ascolto - afferma Giovanni Pagano, portavoce dei lavoratori Apu - non è possibile che la politica si rifiuti anche solo di dare risposte a chi non vuole affermare altro che il suo diritto a lavorare. Abbiamo occupato la sede del Partito Democratico perchè negli scorsi mesi ci avevano promesso di interessarsi alla nostra vertenza ma poi ci hanno abbandonati al nostro destino. In una terra che si sta sempre più spopolando e dove gli enti locali hanno la fortissima necessità di assumere nuovo personale - tuona ancora Pagano - è assurdo che oltre 2000 persone che hanno seguito corsi di formazione specifici e hanno competenze da mettere in campo vengano semplicemente parcheggiati. Abbiano almeno il coraggio - la provocazione - di dirci che anche noi dobbiamo emigrare».
 


Tante le scene di rabbia e di disperazione tra i lavoratori, molti dei quali in estrema difficoltà economica. Alcuni sono stati costretti addirittura a vendere le fedi nunziali per poter provvedere alle esigenze della propria famiglia. In queste ore di presidio e di lotta fa rumore il silenzio del Comune di Napoli, che pure negli scorsi mesi aveva annunciato di voler appoggiare le rivendicazioni dei lavoratori Apu. «Da tre giorni i lavoratori Apu sono in presidio permamente sotto al palazzo della Regione - ha commentato la consigliera del Comune di Napoli Laura Bismuto - in attesa di essere ascoltati. E' assurdo che in tre giorni nessuno si sia degnato di prestare loro attenzione. Assurdo che nessuno abbia voluto riceverli. E' passato un anno dalla fine del progetto - ha proseguito l'esponente del Comune di Napoli - mille promesse, mille impegni da parte di partiti diversi e da tutte le istituzioni possibili. Fatti zero». 

Nelle prossime ore una rappresentanza di lavoratori sarà ricevuta dall'assessore regionale Sonia Palmeri. La speranza dei lavoratori è di poter essere inseriti in un nuovo progetto di pubblica utilità, ma ormai da diversi mesi la "patata bollente" passa di mano in mano tra Governo centrale e Regione Campania. Prevedere una assunzione diretta è impossibile - nella pubblica amministrazione si accede solo tramite concorso - ma è altrettanto impossibile lasciare al loro destino migliaia di lavoratori su cui è stato fatto, negli scorsi mesi, un corposo investimento economico in formazione. 

«La maggior parte di noi - ha continuato ancora Giovanni Pagano - va avanti con il sussidio del reddito di cittadinanza.
Facendo una media tra tutti noi, però, possiamo contare su un sussidio di 300 euro al mese. Sfidiamo chiunque a vivere con una somma così esigua. Questa è la situazione che vogliamo portare a conoscenza di chi governa e dovrebbe avere almeno la sensibilità di ascoltare».

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