Santobono, lettera del direttore generale: «No a strumentalizzazioni»

Santobono, lettera del direttore generale: «No a strumentalizzazioni»
Mercoledì 18 Febbraio 2015, 16:33 - Ultimo agg. 16:34
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Un invito al «rispetto di tutti, a una fattiva e concreta operatività e impegno» è rivolto dal direttore generale dell'azienda pediatrica ospedaliera Santobono-Pausillipon, Anna Maria Minicucci, «ai pochi che hanno voluto strumentalizzare i recenti eventi, più per interessi personalistici che per il bene della comunità».



L'invito è espresso attraverso una lettera aperta che il direttore generale ha scritto a seguito dell'attenzione e della psicosi delle famiglie dei piccoli pazienti generata dal decesso di una bambina di otto mesi dimessa lo scorso venerdì. La lettera è stata inviata a tutto il personale dell'ospedale, ai sindacati e agli organi di stampa che - si evidenzia nella missiva - « hanno riferito con equilibrio e verità sugli eventi di questi giorni».



Parole che - come specificato nella lettera - seguono giorni in cui l'azienda si è limitata a una comunicazione relativa agli aspetti tecnici della vicenda per «il rispetto dovuto alle famiglie, al lavoro dei magistrati e al personale che continua a operare con abnegazione a un'emergenza influenzale che si sta rivelando particolarmente protratta e virulenta».



Nella lettera, Minicucci ricorda che il Santobono-Pausillipon è il polo pediatrico in Campania con «il maggior numero di bambini sotto i 14 anni e che fa fronte ogni anno a 110 mila accessi di pronto soccorso, 25mila ricoveri, 500 interventi di neurochirurgia complessa e chirurgia malformativa, 2mila interventi di ortopedia e cura in Campania il 65-70 per cento dei casi oncologici pediatrici». Una mole di attività a fronte della quale - si evidenzia - «i casi con esito non favorevole sono in linea con quelli attesi dalla letteratura scientifica e osservati in analoghe strutture pediatriche specialistiche che trattano per loro missione i pazienti più gravi». Secondo il dato riferito da Minicucci, «negli ultimi nove anni nessun sanitario dell'azienda è risultato soccombente in sede penale nei casi di contenzioso instauratisi».



Nella lettera, il direttore generale ricorda alcuni dei 'successi' delle equipe medico-infermieristiche dell'ospedale tra cui i cinque bambini gravissimi coinvolti nell'incidente del pullman di Avellino che costituiscono il 50 per cento dei superstiti dell'incidente, il caso di Matias, ridotto in fin di vita alcuni anni fa da un motociclista in viale Colli Aminei. «Anche nei casi meno fortunati, come quello della bambina trasferita da Cosenza - evidenzia Minicucci - i genitori hanno voluto testimoniare intervenendo in trasmissioni nazionali e a mezzo stampa la competenza e l'umanità dei nostri professionisti, accogliendo anche l'invito alla donazione degli organi formulato dai medici rianimatori. Come pure - aggiunge - sono rimasti legati all'azienda, fondando associazioni di volontariato, tanti genitori che hanno trasformato il loro dolore in azioni di sostegno concreto alle famiglie e ai bambini dei reparti oncologici».



Nella lettera, infine, il direttore generale ringrazia «tanti rappresentanti delle Istituzioni, tra i quali il Garante Nazionale per l'Infanzia e l'adolescenza, il Presidente dell'Associazione Ospedali Pediatrici e Direttore del Gaslini di Genova, il Presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli e tante figure delle istituzioni e della sanità, che hanno voluto rinnovare la stima e la fiducia nel nostro operato assieme alla vicinanza alle famiglie».