Attualmente, vi è una media di ricoveri giornalieri che supera quota 30 ed il turnover dei posti letto non riesce a garantire l'accoglienza per tutti. «Quindi - precisa la nota - si fa ricorso ai ricoveri in barella per cui le postazioni dotate di gas medicali per i piccoli pazienti non sono sufficienti. Il personale è sottostimato rispetto all'elevato numero di ricoveri, il carico di lavoro è triplicato. Vi è un'affluenza di pazienti al pronto soccorso che quotidianamente oscilla tra i 300 e 350 al giorno, con tempi di attesa lunghissimi in una sala di attesa fredda, il motivo è perché sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione inadeguati e inefficienti».
«Tra pazienti ricoverati e genitori - ricondano le Rsu - a volte nei reparti vi sono circa 70-80 persone, un vero e proprio calderone in un azienda di rilievo nazionale come la nostra.
Il paradosso è che, per far fronte all'emergenza virosi, esiste una vecchia disposizione del direttore sanitario, contestata dalla scrivente, che autorizza, in modo sconsiderato, l'utilizzo delle barelle nei reparti, con il parere favorevole dei direttori di dipartimento coinvolti». «I lavoratori, stanchi di tale comportamento e di noncuranza e a tutela dei malati e degli operatori tutti - conclude la nota - adotteranno congiuntamente alle organizzazioni sindacali tutte le azioni necessarie al fine di ottenere una soluzione immediata della grave situazione assistenziale in cui versano i reparti di pediatria».