Scampia, i bambini chiedono: «#LasciateciGiocareInPace»

«Necessaria una visione che metta al centro i più piccoli»

#LasciateciGiocareInPace a Scampia
#LasciateciGiocareInPace a Scampia
Giovedì 17 Novembre 2022, 13:31
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Da Bergamo a Messina, passando per Genova, Moncalieri, Pioltello, Firenze, Roma, Napoli, Lecce e Lamezia Terme: #lasciategiocareinpace. È questo lo slogan che bambine, bambini, famiglie, insegnanti e operatori sociali lanceranno a partire dal 16 novembre verso la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre. A promuovere la mobilitazione fatta di giochi e laboratori è la Rete Ip Ip Urrà Infanzia Prima, progetto selezionato da impresa sociale Con i bambini, nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

A Scampia due appuntamenti che chiudono una settimana di laboratori dedicati ai bambini/e dai più piccini dell’Econido coinvolgendo i più grandi dello spazio Fuori Scuola e dell’I.c. E. Montale in collaborazione con le insegnanti e le famiglie sul tema dei diritti espressi nella convenzione Onu e troppo spesso calpestati e non riconosciuti. La settimana terminerà con un duplice appuntamento presso la scuola E. Montale venerdì 18 novembre ore 9:00 e nel pomeriggio alle 16:30 presso il centro Chikù sede dell’associazione Chi rom e…chi no.

In entrambi i momenti i bambini/e saranno protagonisti di una lettura animata dedicata al tema della giornata: “I bambini nascono per essere felici” della Fatratac ed.

e l’albo “I bambini nascono per essere felici”, poi in un grande girotondo legheranno le bandiere con i loro desideri e sogni agli alberi presenti in un unico filo che le terrà insieme a quelli degli altri bambini e bambine dal sud a nord del nostro paese con una sola voce in tante lingue: #lasciatecigiocareinpace.

I bambini e le bambine, insieme agli adulti di riferimento, ad educatori e insegnanti, ragioneranno sul tema dei diritti riconosciuti e purtroppo ancora negati, in tanti luoghi del mondo lontani ma anche vicini a noi. Hanno scelto per incontrarsi luoghi informali, piazze, centri educativi, biblioteche, scuole e lo faranno riflettendo e giocando insieme a partire da due temi fondamentali enunciati dalla convenzione dell’89:  il Gioco e la Pace e lo faranno costruendo una catena di messaggi, desideri e preghiere che si ispira alle bandiere delle preghiere tibetane che idealmente si unirà da un sud ad un nord di questo Paese per urlare a gran voce il diritto e il desiderio di un mondo che abbia il coraggio di abbassarsi all’altezza dei bambini e bambine garantendo loro un presente e un futuro di pace, giustizia e sostenibilità ambientale.

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«Il tema dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza resta centrale nel nostro Paese – dichiara Barbara Pierro, coordinatrice del progetto Ip Ip Urrà Infanzia Prima – e nel mondo attraversato purtroppo da guerre, pandemia e crisi di giustizia. A farne le spese sono i più piccoli e gli adolescenti su cui gravano gli effetti peggiori di questo clima di ingiustizie diffuso. L’aumento della povertà educativa e delle disuguaglianze in termini di apprendimenti formali e informali di qualità, con un maggiore isolamento di famiglie e bambini, sono alcune delle conseguenze su cui cerchiamo di intervenire tempestivamente, ma è necessario costruire una visione di città/paese e di educazione che metta al centro i più piccoli/e e garantisca loro città a misura di famiglie, bambini/e e adolescenti, il diritto ad una crescita armoniosa e serena e soprattutto il diritto a giocare in pace».

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