Napoli, rapinata e vandalizzata la sede di Dream Team a Scampia

Una pattuglia deella polizia dinanzi alla sede dell'associazione Dream Team - Donne in Rete di Scasmpia
Una pattuglia deella polizia dinanzi alla sede dell'associazione Dream Team - Donne in Rete di Scasmpia
di Gennaro Morra
Giovedì 19 Luglio 2018, 16:35 - Ultimo agg. 20 Luglio, 06:29
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Nella notte tra martedì e mercoledì la sede dell’associazione Dream Team – Donne in rete di Scampia è stata vandalizzata e rapinata. Nell’incursione sono stati danneggiati mobili, suppellettili, porte e infissi, poi sono stati portati via nove pc portatili. I computer venivano usati per tenere lezioni di alfabetizzazione informatica per le donne. Purtroppo, non è la prima volta che i locali di via Galileo Galilei sono presi di mira dai vandali. Poco più di un anno fa, era il maggio 2017, fu danneggiata la “Panchina Rossa”, una scultura in legno simbolo per le donne vittime di femminicidio, installata nel cortile dell’associazione. L’opera fu poi ripristinata alcuni giorni dopo. Stavolta gli autori del raid non si sono limitati a danneggiare la struttura, ma si sono impossessati anche di strumenti preziosi per lo svolgimento delle attività dell’associazione.
 
 

«Stamattina (ieri mattina, ndr) un ennesimo colpo, una triste scoperta. Solo degli sciacalli possono essere stati a rubare, scassinando finestre, danneggiando e mettendo a soqquadro le stanze arredate con fatica con mobili donati, ereditati e recuperati, per rendere gli ambienti informali e accoglienti per chiunque bussasse alla nostra porta, sentendosi accolta e tutelata – si legge in un comunicato diffuso dall’associazione e pubblicato anche sulla sua pagina Facebook –. Ci hanno rubato gli unici beni materiali che avevamo, i pc portatili che servivano per il corso di alfabetizzazione informatica.  Decine e decine di donne, di tutte le età, da qualche anno erano state formate con dei corsi all'utilizzo del pc, per combattere il divario digitale che le svantaggiava socialmente e culturalmente».
 
«Attrezzature a disposizione di tutte per permettere di usarle anche a chi non le aveva a casa – si legge ancora nel comunicato –. Un'azione cinica compiuta a danno di chi è già in difficoltà». Ma questo nuovo episodio criminale non fa arretrare di un millimetro le attiviste di questa importante realtà che opera nella zona di Napoli nord: «Non dobbiamo scoraggiarci, dobbiamo di nuovo stringerci nelle spalle, ricaricarci, con la speranza di ricominciare. Non sappiamo come, ma siamo sempre state molto ottimiste, siamo andate avanti in tutti questi anni, con le nostre forze, con coerenza, senza compromessi, donne libere, al servizio di questo territorio».
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