Scavi di Pompei, i biglietti rincarano e i crocieristi disertano

Scavi di Pompei, i biglietti rincarano e i crocieristi disertano
di Susy Malafronte
Domenica 8 Marzo 2015, 14:35 - Ultimo agg. 14:36
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Pompei. Dal 26 maggio al 2 novembre Pompei sarà più cara. Il biglietto di ingresso, per accedere alla visita dei tesori della perla dell'archeologia, dagli attuali 11 euro passerà a 13 e comprenderà l'accesso alla mostra «Pompei e l'Europa (1748-1943)». Questa notizia di servizio, annunciata dal soprintendente Massimo Osanna ai maggiori tour operator italiani, ha seminato il panico tra gli addetti ai lavori: «Diserteremo Pompei – annunciano gli agenti di viaggio – il pacchetto turistico è già stato venduto e non abbiamo nessuna intenzione di rimetterci di tasca nostra». Il soprintendente smorza le polemiche: «Mi preme ricordare che a seguito del successo della mostra del ‘British Museum', la soprintendenza era stata additata come inabile a realizzare attività di valorizzazione sul proprio territorio, favorendo opportunità economiche di istituzioni straniere».



Il professor Osanna prosegue: «L'aumento sarebbe giustificato quasi per la sola visita alla vasta area archeologica, il cui prezzo è ormai bloccato da anni.
Questo contribuirà ad aumentare gli incassi, necessari, e a coprire i costi per investire in restauri; e invece di essere sostenuti si è comunque oggetto di polemica». A far infuriare gli operatori turistici è l'obbligatorietà dell'aumento del biglietto per una mostra che, secondo loro, non tutti vorranno vedere. I crocieristi, ad esempio, che hanno un tempo di visita programmato, oltre il quale non possono prolungarsi, non potranno di certo visitare la mostra.




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