Il professor Osanna prosegue: «L'aumento sarebbe giustificato quasi per la sola visita alla vasta area archeologica, il cui prezzo è ormai bloccato da anni.
Questo contribuirà ad aumentare gli incassi, necessari, e a coprire i costi per investire in restauri; e invece di essere sostenuti si è comunque oggetto di polemica». A far infuriare gli operatori turistici è l'obbligatorietà dell'aumento del biglietto per una mostra che, secondo loro, non tutti vorranno vedere. I crocieristi, ad esempio, che hanno un tempo di visita programmato, oltre il quale non possono prolungarsi, non potranno di certo visitare la mostra.
CONTINUA A LEGGERE SUL MATTINO DIGITAL