Taxi, sciopero bis a Napoli e vacanzieri in rivolta: il Comune potenzia gli Alibus

Taxi, sciopero bis a Napoli e vacanzieri in rivolta: il Comune potenzia gli Alibus
di Gennaro Di Biase
Venerdì 24 Giugno 2022, 07:00 - Ultimo agg. 17:51
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Altra giornata nera per il turismo napoletano. Gravissimi i disagi a causa della seconda assemblea spontanea dei tassisti, che hanno interrotto il servizio anche ieri, dopo lo sciopero di mercoledì contro il ddl Concorrenza. Due giorni consecutivi di sciopero e migliaia di turisti costretti alla coda in stazione, aeroporto, porto e tutte le location centrali. Disagi più che seri anche per gli albergatori e per i titolari di bed and breakfast o affittacamere, che in alcuni casi hanno organizzato navette di emergenza per salvare i clienti dal sole e dallo smarrimento. Il servizio taxi ha ripreso a funzionare solo intorno alle 16 di ieri, a macchia di Leopardo. I rappresentanti dei tassisti hanno ottenuto un incontro col viceministro Teresa Bellanova per il 27 giugno. Dall'esito di quest'incontro potrebbero dipendere nuovi blocchi del servizio a inizio luglio. Il caos ieri è stato totale, da Capodichino a Garibaldi, dal centro al lungomare. Code di metri alle fermate e tanta rabbia per il disservizio, ancora una volta non annunciato. Preso atto dello stop dei taxi, da Palazzo San Giacomo è scattata la corsa ai ripari.

«Anche oggi sciopero senza preavviso dei taxi che protestano contro le liberalizzazioni del Decreto concorrenza - hanno scritto in una nota gli assessori Cosenza, De Iesu e Armato - Comune e Anm stanno facendo il massimo sforzo possibile per limitare i disagi in un momento così felice per il turismo. È stato raddoppiato il numero di Alibus sul percorso Aeroporto - Stazione Centrale - Porto: passano infatti a 16, in pratica, vi è un passaggio senza soluzione di continuità».

Per agevolare i vacanzieri a salire sul bus, il personale Anm ha suggerito la modalità di bigliettazione alla fermata Aeroprto: la maggioranza degli Alibus ieri in servizio era dotata del Tap and Go, con carta di credito o Bancomat. La Polizia municipale, disponendo un rinforzo all'aeroporto, ha monitorato il deflusso dei turisti. Il disordine, però, è stato impossibile da evitare. Proteste più che accorate arrivano dal mondo della ricezione alberghiera ed extralberghiera. «Uno sciopero improvviso - commenta Antonio Izzo, presidente di Federalberghi Napoli - in una città che già soffre per l'inefficienza del servizio pubblico, è stato un duro colpo sia per le difficoltà pratiche che ha provocato, sia per la pessima immagine della città che ha diffuso. I turisti non sapevano come muoversi non solo per visitare la città, ma, ad esempio, anche per andare in aeroporto, visti i disagi. Oggi abbiamo la metropolitana collinare che presenta continui ritardi, con la fermata di piazza Borsa chiusa per 4 mesi per manutenzione. Il trasporto su gomma è da anni deficitario. Per questo, lo sciopero improvviso dei tassisti è stato ancora più dannoso». 

 

E poi aggiunge: «Abbiamo dovuto utilizzare servizi privati di navette per non creare eccessivi ritardi ai nostri ospiti. Da sempre si collabora con le cooperative di taxi perché sono una risorsa importante, rappresentano uno dei primi momenti di accoglienza all'arrivo in città. Ci siamo confrontati sull'importanza di conoscere le lingue, di avere vetture pulite, di essere gentili e dotati di tecnologie, dai tablet ai sistemi di pagamento. Un confronto sempre costruttivo che è fondamentale sia efficiente perché, a causa di episodi come quello di ieri, ci rimette l'intera città». «Sette vacanzieri su dieci hanno avuto problemi a raggiungere i b&b - dice Agostino Ingenito, presidente di Abbac - Un danno enorme. Va poi risolto il problema della tariffa fissa: ormai i tassisti lavorano pochissimo col tassametro e molto con i pagamenti predeterminati. Va anche bene che Napoli non si allinei alla sharing economy delle app multinazionali, ma questo non significa restare in un'anarchia così intensa. Ribadiamo che i gestori di b&b non sono autorizzati a fornire navette per i loro ospiti, ma devono usufruire dei servizi convenzionati».

«Oggi riprende il servizio - spiega Cosimo La Malfa, di Usb settore Taxi - Ma il 4 o 5 luglio non sono escluse nuove assemblee. Ci dispiace per i disagi, ma le liberalizzazioni che avvantaggiano le multinazionali stanno distruggendo il valore delle nostre licenze e creeranno caos nel mercato». 

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