«Stato di allerta, siamo a defcon4»: queste le parole di Gennaro Grosso, leader del gruppo ultrà “Masseria”, arrestato dalla Digos di Napoli al termine di indagini coordinate dalla Procura partenopea per gli scontri avvenuti in occasione del match di Champions League Napoli-Ajax. Gli inquirenti gli contestano, tra l'altro, il reato di associazione a delinquere. Grosso, da quanto emerge dalle indagini, ha organizzato, via WhatsApp, la “battaglia” quando è venuto a conoscenza dell'imminente approdo a Napoli dei tifosi dell'Ajax attraverso un ultras del Feyenoord, tifoseria gemellata con quella azzurra. Il capo di “Masseria” ha utilizzato una terminologia da guerra, la stessa che viene adoperata dalle forze armate degli Stati Uniti d'America.
La conversazione è contenuta nell'ordinanza con la quale il gip di Napoli Federica Colucci ha disposto il carcere per Grosso e anche per Carmine Della Cerra, oltre che i domiciliari per Carmine Crispo, Giuseppe Di Stasio, Fabio Mascioletti e Luigi Piacentile, tutti facenti parte della frangia “estrema” della tifoseria del Napoli denominata “Gruppo Masseria”.
“Defcon” è l'acronimo di “defence readiness condition” (condizione di prontezza difensiva) e il livello 4, usato da Grosso, indica la necessità di organizzarsi in vista dell'arrivo dei rivali olandesi. Dalla conversazione emerge la volontà di bastonare gli olandesi in giro per Napoli anche per rispettare i legami sussistenti con i tifosi del Feyenoord. È Grosso a dettare la linea operativa e l'obiettivo da perseguire è quello di non fare in modo che si possano unire, per poi bastonarli e mandarli all'ospedale essendo in superiorità numerica.
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