Il caos di Napoli? «Il pericolo del covid è fortissimo, ma quando è in pericolo anche mettere insieme il pranzo e la cena, diventa difficile fare una scelta. Bisogna capire la gente di Napoli, Quando uno ha bisogno di mangiare perché ha fame, sfida anche il covid». Così Vittorio Feltri commenta all'Adnkronos la rivolta dei cittadini napoletani, che ieri sera hanno sfidato il coprifuoco e sono scesi in strada per protestare contro le decisioni del governatore Vincenzo De Luca. « Napoli è una città caotica, dove il lavoro regolare è minoritario, e le persone devono tirare anche a campare - spiega Feltri - Questo non li giustifica, intendiamoci: ma se vogliamo capire la realtà dobbiamo tenere conto anche di questi aspetti. Conosco abbastanza bene la città, vive nel caos in periodi normali, figurati col covid che allegria. Io li capisco». E sulle decisioni drastiche del presidente De Luca, che ha chiesto al premier Conte un lockdown totale per la sua regione, il giornalista osserva: «Io credo che De Luca abbia ragione, perché il pericolo per la salute in questo momento è fortissimo. Bisogna tenere conto però che Napoli non è Milano. Molti hanno il lavoro nero, quindi se tu impedisci di fare anche quello muoiono di fame: è chiaro che sono leggermente incavolati».
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«Se ci sono persone che faticano a guadagnarsi venti euro in un giorno e ora non possono più fare neanche quello, è chiaro che sono in estrema difficoltà e le difficoltà alimentano la disperazione», aggiunge Feltri.