Scudetto Napoli, c’è il vertice bis: ecco il nuovo piano sicurezza

Nuova riunione in prefettura: tutto da rifare sul fronte ordine pubblico

I tifosi del Napoli a Piazza Plebiscito
I tifosi del Napoli a Piazza Plebiscito
di Luigi Roano
Domenica 30 Aprile 2023, 23:28 - Ultimo agg. 2 Maggio, 08:25
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Tutto da rifare sotto il profilo dell’ordine pubblico con la consapevolezza che però tutto sarà meno complicato. «Perché - ragiona l’assessore Antonio De Iesu ex questore ed ex vicecapo della Polizia - non avremo la partita a Napoli, non ci saranno migliaia di turisti per le strade e non ci sarà nemmeno il Comicon». Moltissimo è proiettato a giovedì quando gli azzurri avranno il secondo match point scudetto. Fallito quello di ieri contro la Salernitana, il Napoli vince lo scudetto matematicamente se giovedì dovesse vincere a Udine - la partita è programmata per le 20,45 ma potrebbe essere anticipata alle 18,30 sono voci che rimbalzano da Roma - al netto dei risultati che conseguiranno sul campo la Lazio e la Juventus mercoledì. Se non facessero bottino pieno il Napoli potrebbe vincere il tricolore in albergo a Udine. E anche di questo margine di incertezza si parlerà domani in prefettura nel corso di un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. 

Giornata lunga quella di ieri con il prefetto Claudio Palomba che ha presieduto il Ccs - acronimo che sta per Centro di coordinamento dei soccorsi - da dove sono state seguite passo dopo passo le evoluzioni della festa che era comunque già partita dalla mattinata. Con centinaia di esponenti delle forze dell’ordine in strada: i 90 varchi hanno retto, non si sono viste auto e moto nel cuore della città, e sono stati tolti alle 19 «per cessata necessità» sostanzialmente hanno controllato fino a quell’ora il deflusso delle persone che è sempre un momento delicato. Mentre l’orario prolungato della metropolitana fino a notte è stato mantenuto perché comunque c’erano in strada centinaia di migliaia di napoletani e turisti. 

Il piano ha retto, non ci sono state particolari problematiche e la città alle 19 - complice la delusione dei tifosi - era libera da ingorghi.

Il tema ora è come affrontare i nuovi festeggiamenti. L’orientamento è quello di riproporre lo stesso piano: vale a dire 90 varchi a presidio degli ingressi in città che devono impedire l’accesso di auto e moto verso il centro, via Toledo, piazza Plebiscito e il Lungomare. E la tutela dei monumenti con gli uomini e le donne dell’Esercito. Il nodo da sciogliere è se tenere in piedi il dispositivo anche mercoledì o solo giovedì.

 

L’orientamento - a oggi - è puntare di più su giovedì perché si presume - questo il ragionamento - che la famosa esplosione di gioia ci sarà nel giorno in cui il Napoli giocherà e solo in caso di vittoria. Valutazione approfondite saranno fatte domani in Prefettura sull’argomento. Certo è che bisogna preparare - in ogni caso - un nuovo dispositivo perché lo scenario è cambiato. Quelli che si ritiene siano punti di forza per rimodulare il piano rispetto a ieri sono diversi. A iniziare dalla partita che si gioca a Udine e da una città priva di molti turisti arrivati a Napoli per il lungo ponte del Primo maggio. Il punto critico è invece l’aeroporto e andiamo di nuovo a giovedì. Come è accaduto dopo la vittoriosa gara degli azzurri a Torino contro la Juve, a Capodichino ad accogliere la squadra c’erano decine di migliaia di persone. Inizia a circolare l’idea - secondo quanto apprende Il Mattino - di chiudere viale Maddalena porta di accesso allo scalo aeroportuale. Dalla quale potrebbero passare solo coloro in possesso del biglietto, cioè che sono in partenza.

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Sono tante le cose da valutare domani in sede di Comitato, se la gara con l’Udinese, per esempio, sarebbe anticipata alle 18,30 il Piano sicurezza inevitabilmente ne risentirà e servirebbe l’ennesima rimodulazione. E l’esigenza di blindare l’aeroporto si amplierebbe ancora di più in quanto con il Napoli che arriverebbe a Capodichino non più dopo alle 2 del mattino ma intorno alla mezzanotte è presumibile che allo scalo arriverebbe un numero maggiore di tifosi. E contestualmente si allungherebbero gli orari degli eventuali festeggiamenti perché inizierebbero ben prima. La notte - in caso di conquista dello scudetto - sarà la più lunga degli ultimi 33 anni. Malgrado non si tratti di un giorno prefestivo e la mattina del venerdì i napoletani dovranno andare a lavorare e i ragazzi a scuola. 

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