Napoli, scuola chiusa per infiltrazioni: oltre cento bambini a casa e seggi elettorali a rischio

Napoli, scuola chiusa per infiltrazioni: oltre cento bambini a casa e seggi elettorali a rischio
di Oscar De Simone
Venerdì 2 Marzo 2018, 10:06
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Una scuola chiusa ed altre due a rischio per problemi legati alla sicurezza delle strutture. Questo accade a Napoli e più precisamente nell'area dell'VIII Municipalità dove lo scorso venerdì è stata chiusa per inagibilità la scuola elementare al plesso Guantai che ospita oltre cento bambini.

Il problema maggiore è legato alle infiltrazioni d'acqua che hanno causato il rigonfiamento dell'intonaco e la sua conseguente caduta al suolo. Ben cinque aule su otto sono state interessate da questo disagio. Ma non solo. Altre problematiche sono legate al guasto dell'impianto elettrico che ha costretto i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile a rendere inaccessibile l'istituto. Il problema però, in prossimità delle elezioni, è legato anche alla “perdita” di due seggi elettorali che attualmente risultano inagibili ed insicuri per i cittadini. 

In zona comunque, ci sarebbero anche altri due plessi ad essere a rischio chiusura, come quelli Musto e Nazareth. Proprio qui la pioggia e le intemperie hanno causato gravi problemi d'infiltrazione, rendendo inagibili tre aule ed altrettanti bagni. Anche in questo caso ad essere a rischio, sarebbero complessivamente tre seggi elettorali.
«Queste sono le conseguenze» dichiara il consigliere Salvatore Passaro, «della mancanza di fondi utili alla ristrutturazione delle nostre scuole. La nostra municipalità non ha avuto attenzione e denaro per la manutenzione ordinaria ed ora ci troviamo in grave emergenza. Questo non sarebbe accaduto se fosse stato portato a termine il progetto dell'istituto Rotondella. Sicuramente fuori uso ci sono 2 seggi elettorali, ma se andiamo avanti di questo passo bisognerà chiuderne almeno altri 3, come nel caso della Musto. Chiediamo quindi, che il comune intervenga immediatamente per ripristinare la sicurezza e lasciare che i nostri bambini restino su questo territorio. In caso contrario decine di famiglie dovrebbero andare altrove e sarebbe un vero problema per la cittadinanza».
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